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Salad Days Magazine | April 24, 2024

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BODY MAINTENANCE ‘BESIDE YOU’

BODY MAINTENANCE ‘BESIDE YOU’
Salad Days

Review Overview

8
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Rating

BODY MAINTENANCE
‘Beside You’-LP
(Drunken Sailor)
8/10


“Quando ci vuole ci vuole”. Mi ricordo il poster della mia tipa del tempo, indimenticabile fermo immagine di un paio, forse tre occupanti del primo Leoncavallo, quello originale… in due o tre sul tetto a respingere con bottiglie e roba del genere la carica della celere… anno domini “primo tentativo di sgombero”, estate ’89. “Quando ci vuole ci vuole”. Faccio fatica a recensire roba che viene dall’estero. Per ovvi motivi, preferisco dedicare il mio tempo e le mie parole a gruppi nostrani. I mezzi, il budget, la forza d’urto che etichette e gruppi stranieri hanno a disposizione rispetto ai mezzi, al budget e alla forza d’urto del made in Italy sono come Davide contro Golia. Pensate al periodo d’oro dell’hardcore, anni 90/00. INACCETABILE, a mio modo di vedere, che gruppi come gli Heideroosjes abbiano avuto una qualche visibilità dalle nostre parti. INACCETABILE. “Quando ci vuole ci vuole”. Poi arriva la mail del direttore, che mi invita a sentire il nuovo dei Body Maintenance. Lì per lì non ci faccio troppo caso… la mail rimane non letta per qualche giorno, forse anche due settimane. Cazzo devo fare i Thunder Bomber… cazzo devo fare i Leach… cazzo dovrei fare questi… etc etc. Torno su quella mail proprio oggi, la apro, e scopro, MEA CULPA per il ritardo, che dietro ai Body Maintence si cela una delle etichette più fighe del momento. Parlo della Drunken Sailor (anche il nome… ma quanto è figo!), che molti di noi hanno conosciuto per uno dei gruppi, indovinate un po’, più fighi del momento, fighi ma oramai “established” per così dire: gli Stiff Richards. Garage punk moderno? “Quando ci vuole ci vuole”. Decido che i Body Maitenance meritano il mio tempo. ‘Beside You’ è un ottimo album di post punk moderno. Per chiarezza, e per correttezza nei confronti dei due o tre che leggono questo pezzo, visto che post punk vuol dire tutto e niente. Il mood non è quello sperimentale del Pop Group… né quello industriale tipo Killing Joke… né quello ragga tipo Slits… il post punk dei Body Maintenance è quello “dritto” dei Joy Division o di certi (i primi?) Cure. ‘Silver Yarns’, per esempio, inizia con un (immagino? Spero?) field recording di vento e/o pioggia. Qualche secondo, entrano delle tastiere evocative, qualche secondo ancora, iniziano chitarra e basso, qualche secondo, SBAM, il pezzo si RIEMPIE e parte che potrebbe essere un remix velocizzato di ‘A Forest’. Mi dicono da più parti, ivi compreso Rdio Fango FM, di recuperare il primo loro EP, il self titled. Ancora più tirato. Ancora più glaciale. Sarà fatto. “Quando ci vuole ci vuole”.
P.S.
Per Drunken Sailor Records lavorano anche degli italiani. Quindi, con questo pezzo, non tradisco la mia vocazione (mafaffffffffffffff) patriotica. Culture of Killing. Check them out!
(franz1972)

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