Reviews
Bones @ Magazzini Generali, Milano – recap
February 20, 2018 | Salad Days 1Reduce dal release party dei Futbolín, il sabato è dedicato ad una cosetta tenuta nascosta nel cassetto dal dicembre scorso: Bones.
Lo seguo dal 2012 circa, quindi il suo passaggio in Italia grazie ad uno European Tour (DeadBoy Tour) con due date (Milano e Roma, ma poi la Capitale eliminata per non si sa quale preciso motivo) è stata come una folgorazione per me. A chi non dicesse nulla il nome, Bones, all’anagrafe Elmo O’Connor, è uno dei rapper più prolifici di questi tempi e lontano dai canoni del rapper moderno. Nato in California, poi trasferitosi in Michigan e poi di nuovo nel Golden State col collettivo Team Sesh col compagno Xavier Wulf. Se pensate ad un rapper, vi verrà in mente una persona ben precisa con o collane, o treccine colorate, o grillz, o pellicce, o Cortez, o Gucci, ecc., senza che una escluda l’altra… ma sto solo mettendo alcune cose tra le più comuni. Bones non è nessuna di quelle. Magrissimo, capelli lunghi, bianco cadaverico, maglia basic o camicione a quadri oversize, camminate quasi claudicanti e scattose. Non esattamente il modello del giorno, ma il king dell’underground. Precursore forse anche dell’ondata di emo rap che con Lil Peep ha trovato fortuna e inserito anche nell’insieme del cloud rap e del lo-fi, numerose collaborazioni con artisti quali A$AP Rocky e Riff Raff. L’orario indica le 19, forse eccessivamente presto per i miei canoni, ma decido di raggiungere i Magazzini Generali per non trovarmi impreparato. Conscio già di non poter chiacchierare con lui (“no interview, no photo”), alle 19.30 il posto comincia a popolarsi pian piano. Per ora saremo un centinaio di persone. Io i quindici anni li ho passati da un pezzo, e sono l’unico sulla trentina. Per fortuna arriva un papà sulla cinquantina ad accompagnare il figlio, il che mitiga il mio spleen. Devo dire sarebbe già un successo così, perché Bones pensavo di conoscerlo solo io e qualche mio amico. In sottofondo passano anche un pezzo che ha più anni della maggior parte dei partecipanti: ‘Break Stuff’ dei Limp Bizkit, ahah! Poi il resto è tutto trap e vari, e i ragazzini si fomentano ben bene. Sono le 20 e in un attimo sono circondato da circa trecento persone. Sparano un po’ di fumo dalle macchine per creare atmosfera ed ecco entrare in scena il DeadBoy. Folla in visibilio, mai vista una cosa del genere. Visual zero, solo uno schermo senza segnale con scrittona Magazzini Generali, il fratello e manager Elliot O’Connor in cabina di regia e voce di supporto, un fotografo a seguire tutto. Bones canta e si dimena sul palco, pescando tra la sua sconfinata discografia: ‘Oxygen’, ‘DeadBoy’, ‘TimTheToolmanTaylor’, ’281-330- 8004′ e avanti così, anche la sua parte su ‘Canal St.’ di A$AP. Si forma anche un circle pit e all’inizio della strofa esplode tutto per la gioia di Bones e dei partecipanti. Una, due, tre, quattro volte. C’è poco da fare, qua si divertono tutti. Elliot fa scegliere per acclamazione tra questo o quel pezzo, creando coinvolgimento massimo. Dopo un’ora e mezza, e Bones che più volte ringrazia il pubblico per l’energia che ci sta mettendo, dichiara che nemmeno lui se l’aspettava e che ritornerà col suo compagno Xavier Wulf molto presto. È quello che mi auguro.
(Fabrizio De Guidi, @fabriziodeguidi)
Tigercub ‘Evolve Or Die’
August 17, 2017 | Salad DaysTIGERCUB
‘Evolve Or Die’-EP
(Alcopop!)
7/10
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Slayer @ Alcatraz, Milano – recap
June 14, 2017 | Salad DaysNon contenti di aver visto Araya e soci esattamente sette giorni prima nel gigante contesto del Primavera Festival di Barcellona, ritorniamo a vedere gli Slayer all’immancabile appuntamento italiano.
Lasciando indietro le solite polemiche da social sul fatto che non vadano più visti in questa formazione (d’altronde cosa facciamo, uno lo riesumiamo e l’altro lo portiamo indietro a calci in culo?), lo schieramento è ormai solido e rodato. Si divertono visibilmente, sicuramente presi meglio che nella data di Barcellona, con dei suoni fatti come si deve e uno show che, seppur tralasci tutto il fardello di croci rovesciate in movimento ed ambientazione varia che si erano portati appresso l’ultima volta nella stessa location, rimane diretto e senza fronzoli e lascia spazio ad una scaletta che va a rastrellare per la maggior parte dalla prima decade della loro storia, con grande maggioranza da ‘Seasons In The Abyss’, qualche chicca tipo ‘Chemical Warfare’ ed ovviamente portandosi dietro qualcosa del recente ‘Repentless’ come la ormai classica apertura con ‘Delusions Of Saviour’ messa in base per accompagnare l’entrata della band con l’omonima dell’ultimo disco. Di sicuro meno gente rispetto all’ultima volta che si son presentati all’Alcatraz di Milano, ma la cosa più bella è stata sicuramente il ricambio generazionale che si sta facendo notare, con intere famiglie con figli al seguito che tendono ad abbassare l’etа media, altrimenti irrimediabilmente alta, dei presenti.
(Txt Marco Mantegazza – Pics Arianna Carotta x Salad Days Mag – All Rights Reserved)
Dune Rats @ Morel, Lugano (CH) – recap
May 15, 2017 | Salad DaysUna delle più grandi truffe del rock’n’roll viste ultimamente, e una delle più riuscite.
L’interesse per questa band è cresciuto esponenzialmente dopo aver visto il loro ultimo video ‘Braindead’, che praticamente raccoglie tutto quello che una band australiana dovrebbe fare: fregarsene di suonare bene, skateare, drogarsi, pensare più a divertirsi che al futuro.
Non è tanto l’affrontare quattro o più ore di strada per tornare dal Venezia Hardcore Fest e dirigerci direttamente al locale a Lugano, quanto il fatto che poche ore prima del concerto ci sorgono seri dubbi se effettivamente questo si terrà e soprattutto dove: la location segnata sull’account Bandsintown dei Dune Rats non sembra esistere e non troviamo un evento Facebook relativo alla serata. Dopo aver mosso un po’ di richieste riusciamo a carpire tutte le info, veniamo a scoprire in seguito che gli organizzatori han tentato di virare verso il “secret show pubblico”. La location è una figata, ex carrozzeria luganese in faccia al lago, si suona dove prima probabilmente c’era la reception, magari una volta la gente ci firmava fatture e ora siamo a vedere una crew di australiani ubriachi in pantaloncini e capelli lunghi. Si perché le bands son due, in apertura The Gooch Palms, amiconi dei Dune Rats con i quali condividono, oltre allo stile musicale, la stessa passione per lo sfasciarsi prima di suonare.
Ma alla gente non sembra importare molto l’effetto finale delle canzoni, la serata è impostata più sul party che sul concerto quindi va bene cosi. Va talmente bene che durante il set dei Dune Rats si vedono stage diving in spazi claustrofobici (se alzo una mano tocco tranquillamente il soffitto senza stendere il braccio), beer bong offerti dal chitarrista Danny con birra versata dentro la scarpa di un malcapitato del pubblico e bevuta sempre da li, un paio pause leggermente lunghe tra un pezzo e l’altro per permettere al batterista Brett di vomitare nel secchiello che si era appositamente portato di fianco alla batteria. Cantando di droghe, bevute, party, ragazze, trip mentali questi ragazzi australiani stanno portando il loro divertentissimo garage punk letteralmente in giro per il mondo, acquisendo una fanbase sempre più forte ed affezionata, soprattutto grazie a situazioni come queste.
(Txt Marco Mantegazza x Salad Days Mag – All Rights Reserved)
The Sword @ Legend Club, Milano – recap
September 15, 2015 | Salad DaysSerata da segnare sul calendario per gli amanti dell’heavy stoner, con il passaggio in Italia nella loro unica data di una band che da ormai un decennio fa da capitano in questo sottogenere, i texani The Sword.
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Sound Vito 2015 – recap
June 16, 2015 | Salad DaysCome da una decina di anni a questa parte, nella piccola frazione di San Vito di Legnago (VR) si tiene Sound Vito, un festival musicale…
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Stick To Your Guns + Deez Nuts + Trash Talk + Being As An Ocean @ Live Forum, Assago (MI) – recap
June 14, 2015 | Salad DaysUna serata per amanti dell’hardcore punk in varie salse quella al Live Forum di Assago (MI). Si parte relativamente presto, apertura cancelli alle 8 con i Being As An Ocean che attaccano a suonare alle 8.30 davanti a quella fetta di pubblico che si trovava sul posto ancora prima dell’apertura, impaziente di cantare assieme a Joel Quartuccio e soci. Una scaletta relativamente breve, con pezzi tratti da entrambi i dischi, pezzi emozionali e pieni di passione che la band trasmette ai presenti. Successivamente salgono sul palco i Trash Talk, si sa che i quattro californiani non amano le transenne quindi come prima cosa il frontman Lee Spielman le supera e rimane per tutto il concerto in mezzo al pubblico. Forse per gli ascoltatori l’assenza di melodie o ritornelli catchy era fuori target, ma anche con qualche perplesso lo show è puro inferno e si conclude con Lee che incide col microfono il logo della band sui muri del Live Forum. Si ritorna ad un hardcore più moderno con gli Stick To Your Guns che prendono il palco, i cinque capitanati da Jesse Barnett eseguono una selezione di brani tratti dai loro dischi su Sumerian Records, e non perdono occasione tra un pezzo e l’altro di rimarcare le stesse tematiche che usano nei brani come il libero pensiero, la volontà personale, il brainwash dei media e dei potenti. La serata si conclude con il rap metalcore dei Deez Nuts: la doppia coppia Melbourne / NYC tira fuori tutto il meglio degli ultimi quattro dischi, sui quali il pubblico può scatenarsi accalcandosi sulle e cantare assieme a JJ Peters e soci (chissà se mentre urlano i cori più famosi si ricordano che son stati presi in prestito ai vari Black Moon, Dr. Dre, Wu Tang Clan…). In definitiva una serata con le bands che han fatto appieno il loro dovere, portando uno show potente e di qualità, l’affluenza del pubblico è stata buona anche se in realtà per un evento simile ci si poteva aspettare una vera calca, non lasciateveli sfuggire la prossima volta che passano in Italia.
(Txt by Marco Mantegazza; Pics by Arianna Carotta)
Thee Oh Sees @ Interzona, Verona – recap
June 12, 2015 | Salad DaysAvere già le idee chiare prima di uscire di casa, a volte, è fondamentale per la riuscita della serata. Non che Verona offra sempre miriadi di eventi lo stesso giorno, ma per più di qualcuno lo scorso venerdì poteva essere quantomeno subdolo.
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Deathwish Fest Ginevra @ L’Usine 2/6/2015
June 7, 2015 | Salad DaysL’approdo del Deathwish Fest in Europa non prevedeva purtroppo tappe italiane, e calcoli alla mano la data più appetibile per vedere all’opera il meglio del roster della label americana si è rivelata quella del 2 Giugno in terra Svizzera.
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Kode9 @ Interzona, Verona – recap
May 20, 2015 | Salad DaysSteve Goodman, aka Kode9, non è certo uno che ha bisogno di presentazioni.
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Ryoji Ikeda ‘Supercodex’ @ Interzona, Verona – recap
March 23, 2015 | Salad DaysIl giapponese Ryoji Ikeda è un personaggio strano. Schivo, enigmatico, geniale. Arriva ad Interzona (Verona) per una performance live di ‘Supercodex’, il suo lavoro datato 2013.
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Hip Hop Tv 6th Birthday – recap
September 27, 2014 | Salad DaysIl meglio dell’hip hop italiano al Forum di Assago, decidete voi se mettere qui un punto di domanda.
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