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Salad Days Magazine | April 19, 2024

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Dr Living Dead! ‘Crush The Sublime Gods’

Dr Living Dead! ‘Crush The Sublime Gods’
Salad Days

Review Overview

7.5
7.5
7.5

Rating

DR LIVING DEAD!
‘Crush The Sublime Gods’-LP/CD/Digital
(Century Media)
7.5/10


Stoccolma non sarà di sicuro Venice Beach, ma questi Dr. Living Dead! ci sanno decisamente fare. Prendete l’immaginario anni’80 a base di skateboard, horror movie, camice a scacchi e bandana, unitelo con il suono dei Suicidal Tendencies (quello dell’immortale capolavoro ‘Lights… Camera… Revolution’), di Anthrax ed Exodus, et voilà, avrete questo terzo esplosivo capitolo del Dottore Morto Vivente. I pezzi risultano tutti molto coinvolgenti, abbinado la velocità e precisione del thrash metal con i cori e l’aggressività dell’hardcore. Aspettatevi parti velocissime e spacca collo, inframmezzate da tempi mosh dilania budella, con l’aggiunta di picchi lenti e melodici. La voce del nuovo entrato Dr Mania assomiglia moltissimo a quella di Cyco Myko dei Suicidal. Qui però mi tocca aprire una parentesi: scorgendo i commenti postati sotto il video di ‘TeamxDeadx’, molti accusano il cantante di utilizzare (nelle parti melodiche) l’Auto Tune, che è un correttore di tonalità vocale per evitare problemi di intonazione. Io nel mio piccolo non sono sufficientemente esperto nel giudicare la cosa, ma se fosse vero sarebbe veramente una gran tristezza. Questi giochini lasciamoli ai gruppi pop rock e alla loro immondizia per decerebrati musicali. Appena riuscirò a vederli dal vivo, presterò attenzione alle cosa comunque. Tornando invece alla parte musicale, il riffing di chitarra è molto preciso e “corposo”, non si produce in inutili prolissità e quando ingrana con gli assoli lo fa in maniera eccellente. La sezione ritmica è quadratissima e molto compatta, vero motore che sostiene il tutto. I pezzi scorrono via che è un piacere, ed è un album che riascolterete molto, soprattutto in estate, mentre magari ve ne andate in spiaggia. In definitiva un gruppo che non propone assolutamente nulla di nuovo, il cui suono è un totale e commovente omaggio ad una stagione musicale che a distanza di 20 anni fa saltare in aria punk e thrasher di tutto il globo terraqueo, ma che risulta fresco e accattivamente. Join The Dead!
(Marco Pasini)

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