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Salad Days Magazine | April 25, 2024

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From Ashes To New ‘Day One’

From Ashes To New ‘Day One’
Salad Days

Review Overview

3
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Rating

FROM ASHES TO NEW
‘Day One’–CD
(Eleven Seven Music)
3/10


L’esperimento di questa band di Lancaster, Pennsylvania, è molto interessante, consiste nel mettere insieme esperienze e stili musicali sepolti da anni e di cui nessuno tutt’ora sente la mancanza, per vedere che effetto sortisce, nella speranza che troppa roba brutta tutta insieme crei un corto circuito, per cui alla fine risulti bella. Peccato, tentativo fallito, qualcosa si è inceppato proprio allo zenit dello schifo, dove l’album ‘Day One’ dei From Ashes To New rimarrà bloccato per sempre, come un Apollo 13 che stavolta la base di Houston preferisce lasciare alla deriva. Il titolo del disco suona come una minaccia, perché sinceramente, un giorno in compagnia di questi sei bamboccioni è già troppo. Ecco spiegato in cosa consistono le undici tracce in questione: un mix che prende spunto dal tardo nu metal, quello più scemo dei Linkin Park, unito al pop pacchiano delle boyband e alla componente “core”, immancabile, da veri duri. Il risultato è un utile manuale su cosa non fare per poter acquisire un minimo di rispetto in ambito musicale. Ci sono le parti rappate prese in prestito dagli Hollywood Undead, i ritornelloni melodici perfettamente assimilabili a quelli di Chester Bennington (imitato totalmente nel timbro), le parti elettroniche da supergiovani, i breakdown coi chitarroni, fino alle parti tristone con tanto di pianoforti, tutto condito da movenze inizio anni ’00 che fanno tenerezza, rintracciabili nel video del singolone ‘Through It All’. Una specie di galleria degli orrori che mette a disagio e imbarazza, un tentativo ultracatchy e patinato che cerca disperatamente di far colpo sui bambini delle medie, per quella che mi sento di ribattezzare come “pedomusic”. Mi rifiuto di credere che questi From Ashes To New pensino davvero di offrire qualcosa al contesto della musica alternativa, quanto invece di crearsi un lavoro qualunque nell’intrattenimento di stampo commerciale, sfruttando l’ingenuità delle giovani masse.
(Francesco Banci)

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