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Salad Days Magazine | April 16, 2024

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Haunted ‘Dayburner’

Haunted ‘Dayburner’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

HAUNTED
‘Dayburner’-LP
(Twin Earth)
8/10


Il cambiamento iconografico del logo della band e la ricercata immagine della cover (affidata all’artista D. Sheedy) del nuovo lavoro degli Haunted ‘Dayburner’, ci segnala sin da subito, prima ancora di introdurci nell’ascolto, un cambiamento significativo rispetto all’album di debutto che SDM puntualmente aveva già recensito. Si tratta di un rilascio senza rete nelle spire di una disturbata tenebra dark. Una scala giù verso l’abisso. Difatti benché sembri, per certi versi, tessuto con le maglie di una ragnatela che attraversa l’intero carnet musicale del quintetto, ‘Dayburner’ evidenzia riff ancor più pachidermici che si sovrappongono a formare un impenetrabile coltre metallica, e definisce molto meno spazio psichico e molta più sostanza emotiva; allo stesso modo la voce è intenta a una ribellione ad una ulteriore sfumatura che si apre come una ferita lacerante. I brani sono sommersi da dolore, sono vite che bruciano a ritmo lento e marziale, trasudano fosche inquietudini, flebili ma lancinanti piaceri scuotono il corpo fino a delirare come nelle trame chitarristiche della track ‘Vespertine’. E’ uno spasmo. Benché a volte i brani si dilunghino toccando vette di ben 13’, l’intento visionario degli Hauntend viene sempre messo a nudo, e prospettive e gradazioni si intrecciano in modo perfetto snocciolando paure e rivelazioni secondo dopo secondo. Registrato al NuevArte Studio di Catania è stato mixato da B. Boatright già al lavoro con C.O.C., Obituary e Sleep presso l’Audiosiege Engineering in Portland. Album oltremodo significativo.
(Giuseppe Picciotto)

572330

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