Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | April 25, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

I LIKE ALLIE ‘RARE INSTANCES OF INDEPENDENT THINKING’

I LIKE ALLIE ‘RARE INSTANCES OF INDEPENDENT THINKING’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

I LIKE ALLIE
‘Rare Instances Of Independent Thinking’-LP
(No Reason/Paper + Plastic)
8/10


Se dovessi paragonare il primo full length dei I Like Allie a qualcosa, il mio primo pensiero va a una di quelle capsule del tempo che gli americani seppelliscono riempiendole di oggetti personali del momento con il proposito di farle dissotterrare 50 anni più tardi (potrei sbagliarmi con la tempistica, ma rende il concetto). La capsula del tempo dei I Like Allie è stata sotterrata poco dopo il passaggio al nuovo millennio, finita la paura del millennium bug, quando su mp3.com trovavi i demo dei gruppi che poi sarebbero esplosi, quando la Kung Fu Records cercava disperatamente i nuovi The Ataris e la Vagrant Records era al top delle sue uscite. Moods e feels decisamente nostalgici per un periodo che non tornerà mai, o perlomeno non con quell’innocenza. E non sto dicendo che I Like Allie siano un gruppo derivativo, anzi, era solo per dare un minimo di coordinate a chi si approccia al gruppo per la prima volta. Dopo una manciata di ep di buonissima fattura, il quartetto esce con il tanto atteso ‘Rare Instances Of Independent Thinking’ e devo dire che per una volta ne è valsa la pena di aspettare, perché ci troviamo di fronte ad un gioiellino di pregevole fattura. Kung Fu Records, Vagrant, ma anche midwest emo, alternative rock e tanto indie moderno, non a caso il disco si chiude con il feat. della bravissima Laura Stevenson. Se vogliamo dare qualche coordinata nostrana, mi vengono in mente i Friday Star, specialmente per la tonalità vocale. Un mix di influenze importanti che i quattro riescono a maneggiare con disinvoltura creando un songwriting personalissimo, come si può sentire nei singoli ‘Your Superpowers Are Stupid’ e ‘A Reaction Paper On Salt’. Un disco consigliatissimo se siete nostalgici degli anni descritti nell’incipit di questa recensione, ma anche a chi crede che per fare del pop punk nel 2021 bisogna per forza aver Travis Barker sul proprio album, perché potrebbe essere un buon punto di partenza per scoprire tanta buona musica. Anche perché dobbiamo ritenerci fortunati di non aver dovuto aspettare 50 anni per dissotterrare questa capsula del tempo.
(Michael Simeon)

Submit a Comment