Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | April 25, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Integrity ‘Howling, For The Nightmare Shall Consume’

Integrity ‘Howling, For The Nightmare Shall Consume’
Salad Days

Review Overview

9.5
9.5
9.5

Rating

INTEGRITY
‘Howling, For The Nightmare Shall Consume’-LP
(Relapse)
9.5/10


Gli Integrity sono uno dei miei gruppi di culto, assoluti nei miei gusti. Album come ‘For Those Who Fear Tomorrow’, ‘System Overload’, ‘Humanity Is The Devil’ sono imprescindibili per il sottoscritto. Il concetto di Holy Terror, è poi tra le mie influenze principali. Il concept grafico, i testi, i sermoni, la visione del mondo e della sua fine sono poi la ciliegina sulla torta. Questo nuovo album li conferma come i grandi sacerdoti di un culto la cui fiamma nera continua a bruciare incurante del passare del tempo. E’ un album, complesso, a suo modo tecnico, che incorpora tutti gli elementi del passato della band di Cleveland (ma ora non più), proiettandola però nel futuro, con elementi maggiormenti moderni. L’innesto di Dominic Romeo (Pulling Teeth e Day Of Mourning, nonchè boss di A389, etichetta tra le mie preferite) non fa rimpiangere la dipartita tanti anni fa Aaron Melnick, chitarrista e fratello di Leon (bassista), con i quali diedero fuoco alle polveri con gli Integrity negli anni ’90. Il suo modo di suonare, di creare e di riproporre il sound che ha distinto la band di Dwid Hellion è sempre quello: granitico. Il suo riffing è preciso, maestoso ma allo stesso tempo dirompente. Anche perchè il suo gruppo preferito sono gli Integrity stessi, quindi ce l’ha nel sangue. Dwid possiede la stessa voce straziata e demoniaca, forse si è fatta un pò più profonda, ma è la potenza è sempre quella. Dipinge un universo a tinte fosche, tra richiami a Manson, mondi surreali, rituali magici e misteriosi, con la presenza costante di una narrazione del tutto basata su un’umanità decadente e in decadenza. Il tutto confezionato in un’opera maestosa e annichilente. Una registrazione tagliente e oscura completa un ritorno davvero in grande stile. Gli Integrity sono tornati, più in forma che mai e sono qui a ribadirlo ancora una volta. Holy Terror.
(Marco Pasini)

Submit a Comment