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Salad Days Magazine | April 25, 2024

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Killswitch Engage ‘Incarnate’

Killswitch Engage ‘Incarnate’
Salad Days

Review Overview

7.5
7.5
7.5

Rating

KILLSWITCH ENGAGE
‘Incarnate’
(Roadrunner)
7.5/10


Inutile girare intorno al nocciolo della questione: il ritorno del figliol prodigo Jesse Leach ha rivitalizzato i Killswitch Engage, band che da “pioniere” di quella New Wave Of American Heavy Metal (che si traduceva nel 90% in metalcore o Pantera wannabe) si era appiattita alla stregua di “buona band di genere” nonostante l’ottimo operato di Howard Jones. Pur non avendo mai pubblicato dischi deboli, è fuori discussione che con ‘Disarm The Descent’ del 2013 le cose in casa Killswitch siano tornate a diventare interessanti, e il nuovo ‘Incarnate’ continua questo trend postivo pur non essendo un album eccessivamente immediato o facile. Bastano pochi secondi però per capire che avere in casa un frontman come Leach rappresenta l’arma in più per una band che si avvale di musicisti al di sopra della melodia e con grandi doti di songwriting a volte ruffiane, eccezionale in questo senso l’apporto del chitarrista e produttore dell’album Adam Dutkiewicz. Ma tornando a Leach, è innegabile che basta davvero l’ingresso fragoroso di ‘Alone I Stand’ per farsi prendere dagli entusiasmi, grazie a una prova maiuscola sia vocalmente che dal punto di vista concettuale, visto che i testi di Jesse sono sempre profondi e tutt’altro banali, spaziando tra lotta ai propri demoni a interessanti disgressioni e punti di vista su religione, vita di ogni giorno ecc.. ‘Incarnate’ è ricco di ottimi brani come ‘Just Let Go’ e ‘It Falls On Me’, dove il metalcore melodico dei Killswitch Engage emerge al meglio e anche se non tutto quadra alla perfezione, soprattutto in qualche episodio di “routine”, ci troviamo di fronte a un disco che è manna dal cielo per i tanti amanti della band. Bentornati.
(Davide Perletti)

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