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Salad Days Magazine | March 29, 2024

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M.D.M.A. feat. THE CRIPPLER & PETROLIO ‘BACK ON EARTH GISAS’

M.D.M.A. feat. THE CRIPPLER & PETROLIO ‘BACK ON EARTH GISAS’
Salad Days

Review Overview

8
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Rating

M.D.M.A. feat. THE CRIPPLER & PETROLIO
‘Back On Earth Gisas’-K7
(DioDrone/Dischi Devastanti Sulla Faccia/Sezione Aurea/Spheredelic)
8/10


“Papà cosa stai ascoltando? Musica horror?”. Questa è mia figlia mentre ascolto ‘Back On Earth Gisas’. Nove anni, diciamo che da quanto lei (sorella minore) ha raggiunto l’età della ragione e dell’indipendenza, sono tornato ad ascoltare la mia musica che pompa nelle casse, non più nelle cuffie. La ragazza è abituata agli ascolti del papà. Le cose più “tranquille” (vedi i Surf Cassette dell’altro giorno) se le ascolta con me, mentre fa qualcosa d’altro. Le cose “troppo” tranquille (quando “esco” i classici, non so: i Beatles?) la colpiscono, sempre: “papà, ma questa non è roba tua!”. Le cose più estreme la portano da qualche altra parte della casa, non dopo aver espresso in due parole il suo pensiero a riguardo. Essendo esposta ad un bel po’ di musica, per di più musica in tutti i supporti FISICI possibili, la piccola non avrà le mie stesse passioni, le mie stesse “scimmie” ma quel minimo di senso critico che ogni volta dimostra con le sue lapidarie frasi mi rende piuttosto orgoglioso. Tutta ‘sta intro per dire che anche ‘sta volta ha ragione: “musica horror” è il modo migliore per descrivere il lavoro di M.D.M.A. con Petrolio. Chi mastica di underground, sapendo di chi stiamo parlando, immaginerà che l’horror in questione non è roba “organica” alla Fulci o Raimi, né l’horror della vecchia scuola tipo Craven o Carpenter. Qui si parla di una visione del futuro che non dà scampo. Qui si parla di ‘La Strada’ di Cormac McCarthy. ‘My Angel Is A Distortion Knob’ (scelgo questa per il titolo, ma una vale l’altra) è la dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, della “infamous” tesi per cui gli scenari post apocalittici descritti negli anni ‘80 dai Discharge e da tutto il filone anarco/crust/d-beat etc. sono – ancora oggi, 2020 – materia di lavoro per artisti estremi: verissimo. Quello che è cambiato in quaranta anni? Secondo me – oggi, 2020 – solo in ambito elettronico si raggiungono le stesse vette di “malattia” e “desolazione”, le stesse vette di odio e merda (e vediamo se i più attenti colgono la citazione). Mi sono spiegato? Per gli esterofili, sto pensando a The Bug. Anzi, sto pensando a Shane Embury dei Napalm Death, ed alle sue ultime sperimentazioni. Niente da invidiare. Il mio augurio (avendo già visto Petrolio dal vivo)? Qualche bella data con riproposizione (audio e video) di ‘Back On Earth Gisas’. Ditemi che ci state già lavorando!
(franz1972)

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