Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | March 29, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Negazione ‘Live At Hiroshima Mon Amour Torino 1988′

Negazione ‘Live At Hiroshima Mon Amour Torino 1988′
Salad Days

Review Overview

10
10
10

Rating

NEGAZIONE
‘Live At Hiroshima Mon Amour Torino 1988′-Digital
(Autoproduzione)
10/10


Questa registrazione fa parte di una serie di live set che fotografano i Negazione in epoche differenti della loro evoluzione. Nel 1988 stanno completando quella cominciata due anni prima con ‘Lo Spirito Continua’, e danno alle stampe ‘Little Dreamer’, una release che anticiperà quello che sarà ’100%’ nel 1990. C’è chi li accuserà di esser dei venduti, di esser diventati un prodotto per metallari e altro. Fanculo, potevano permettersi questo e altro. In questo live nella loro natia Torino sono appena tornati da un tour europeo e alla batteria fanno sedere Rowdy James, batterista dei Pandemonium e fratello di un membro dei Gore, gruppo anch’esso della terra dei tulipani dedito ad uno strano connunbio di hardcore, metal e altro tutto strumentale. I Negazione in questo live sono delle autentiche macchine da guerra. I pezzi (presi da quella che era la discografia di allora) scorrono via potenti e precisi, e il nuovo batterista mena come un fabbro, sfoggiando una tecnica eccelsa (merito anche delle quaranta e passa date che aveva suonato in precedenza salvandogli il culo, visto che il precedente batterista li aveva abbandonati). I nostri tre membri fondatori sono in forma smagliante: la voce di Zazzo non conosce cali di tensione, la chitarra di Tax è un muro sonoro impenetrabile mentre il basso di Mathieu è pulsante e caldo. Il tutto è confezionato con una resa sonora eccellente, in cui si possono apprezzare i frequenti scambi di battute con i ragazzi accorsi. Non aggiungo altro, ascoltatelo (assieme agli altri set presenti sul loro Bandcamp). Sperando che un giorno qualcuno abbia il buon cuore di stamparli su vinile… Precursori in tutto. Lo Spirito Continua!
(Marco Pasini)

Submit a Comment