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Salad Days Magazine | April 24, 2024

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Protest The Hero ‘Palimpsest’

Protest The Hero ‘Palimpsest’
Salad Days

Review Overview

6
6
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Rating

PROTEST THE HERO
‘Palimpsest’-Digital
(Spinefarm)
6/10


I primi anni ’00 sono stati anni strani per quanto riguarda le contaminazioni musicali, sperimentazioni sonore dei generi più disparati mescolati in un calderone bollente. I Protest The Hero muovono i primi passi negli anni in cui il prog veniva mischiato con i generi tutti i generi possibili (penso a Coheed And Cambria, Dragonforce, Between The Buried And Me per citarne alcuni) e il loro disco di debutto ‘Kezia’ non faceva eccezione: una miscela di hardcore/post hardcore con appunto venature prog che seppur anomala aveva un suo perchè per ferocia esecutiva. Ora dopo 15 anni e svariati dischi (che ammetto di non aver sentito) li ritrovo con il loro sesto album ‘Palimpsest’. La prima cosa che salta all’orecchio è la crescita musicale del gruppo che ha perso totalmente il fattore “core” in favore di un progressive metal super tecnico. Certo le sfuriate ci sono ancora sparse qua e la tra le canzoni, specialmente quando pigiano sull’acceleratore, ma a farla da padrone sono esercizi di virtuosismo e armonizzazioni vocali al limite dell’epic che risultano spesso pomposi e stucchevoli, come se si volesse prediligere la tecnica sulla forma canzone. Probabilmente è un limite mio nei confronti di canzoni super complesse, ma non riesco a digerirle e pur ammettendo che sono suonate in maniera impeccabile, le trovo un po’ senza anima e prive di mordente, forse anche per un discorso di produzione troppo pulita. Se poi ci aggiungiamo interludi che sembrano presi da pubblicità della Mulino Bianco e di qualche cioccolatino, la frittata è fatta. Un disco che farà la gioia di chi adora i gruppi super (iper?) tecnici o dei metallari che ascoltano Helloween e soci, io passo volentieri oltre.
(Michael Simeon)

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