Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | April 20, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Riapre al pubblico la Casa dei Tre Oci di Venezia con Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità. Visita riservata sabato 11 luglio ore 11

Riapre al pubblico la Casa dei Tre Oci di Venezia con Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità. Visita riservata sabato 11 luglio ore 11
Salad Days

La Casa dei Tre Oci di Venezia riapre dopo l’emergenza Coronavirus con la più ampia retrospettiva mai organizzata in Italia, dedicata al fotografo francese Jacques Henri Lartigue (1894-1986).

L’esposizione, inizialmente prevista dal 4 marzo al 12 giugno 2020, ma aperta solo pochi giorni a causa dei provvedimenti per contenere il contagio da Covid-19, si terrà dall’11 luglio 2020 al 10 gennaio 2021. Per celebrare la riapertura, sabato 11 luglio, la mostra sarà aperta con un ingresso gratuito, dalle 14.00 alle 19.00. Nei mesi di luglio e agosto, si potrà visitare la rassegna dal venerdì alla domenica, dalle 11 alle 19, pagando il solo biglietto ridotto speciale (€9,00 anziché 13).

Lartigue fece ciò che nessun fotografo aveva fatto prima e che nessuno fece dopo: fotografare la propria vita.”
Richard Avedon

VENEZIA – CASA DEI TRE OCI
JACQUES HENRI LARTIGUE – L’INVENZIONE DELLA FELICITA’
FOTOGRAFIE
dalle 14.00 alle 19.00 apertura al pubblico con ingresso gratuito

L’invenzione della felicità, curata da Marion Perceval e Charles-Antoine Revol, rispettivamente direttrice e project manager della Donation Jacques Henri Lartigue, e da Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci, è organizzata da Civita Tre Venezie e promossa da Fondazione di Venezia, in stretta collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi, con il patrocinio del Ministero della Cultura francese.

“Con la riapertura al pubblico della Casa dei Tre Oci la Fondazione di Venezia conferma il suo impegno al fianco della città, dopo la grave crisi generata da Covid-19, per un rilancio internazionale che non può non passare attraverso la cultura – sottolinea il Presidente della Fondazione di Venezia, Michele Bugliesi –. I Tre Oci sono ormai da anni una straordinaria casa della fotografia in cui sono ospitate mostre di grande respiro come questa dedicata a Jacques Henri Lartigue. Poter rendere nuovamente la Casa dei Tre Oci un bene al servizio della città è il segno tangibile della volontà della Fondazione di essere sotto ogni forma attore proattivo per lo sviluppo di Venezia e del suo territorio”.

La rassegna presenta 120 immagini, di cui 55 inedite, tutte provenienti dagli album fotografici personali di Lartigue, dei quali saranno esposte alcune pagine in fac-simile. A queste si aggiungono alcuni materiali d’archivio, libri quali il ‘Diary Of The Century’ (pubblicato con il titolo ‘Instants De Ma Vie’ in francese), riviste dell’epoca, un diaporama con le pagine degli album, tre stereoscopie con immagini che rappresentano paesaggi innevati ed eleganti scenari parigini. Questi documenti ripercorrono la sua intera carriera, dagli esordi dei primi anni del ‘900 fino agli anni ‘80 e ricostruiscono la storia di questo fotografo e la sua riscoperta. Il 1963 è in tale contesto un anno cruciale: John Szarkowski, da poco nominato direttore del dipartimento di fotografia del MoMa – il Museum Of Modern Art di New York, espone i suoi lavori al Museo newyorkese, permettendogli di raggiungere il successo quando Lartigue è vicino ormai ai settant’anni.

Un interessante focus è inoltre riservato alle memorie che Lartigue scrisse negli anni ‘60 e ‘70, quando inizia a ricomporre i suoi album nei quali aveva raccolto tutti i suoi scatti.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue Marsilio Editori, con una testimonianza di Ferdinando Scianna.

In occasione della riapertura, la Casa dei Tre Oci mette a disposizione gratuitamente innovative modalità di fruizione della mostra, perfezionate dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con Civita Tre Venezie nel periodo di lockdown nell’ambito del progetto FDVonair. Si tratta di un sistema di particolari QRcode, ovvero codici scansionabili con la fotocamera del proprio cellulare, associati a podcast che consentiranno ai visitatori di approfondire una significativa selezione di immagini attraverso la voce del direttore artistico Denis Curti e di ascoltare la playlist ispirata ai temi del fotografo della felicità.

Dall’11 luglio riapre, inoltre, nelle sale De Maria della Casa dei Tre Oci, la personale di Daniele Duca (Ancona, 1967), dal titolo ‘Da Vicino’, che presenta una serie di scatti di oggetti (grucce, penne, trame di tessuti, pasta, peperoni) che, privati del loro contesto, diventano delle nature morte contemporanee.

L’accesso alla Casa dei Tre Oci è contingentato, nel rispetto delle attuali norme sulla sicurezza, con alcune prescrizioni, quali l’uso della mascherina, la distanza di sicurezza di almeno 1 metro, l’obbligo di igienizzarsi le mani all’ingresso e all’interno delle sale espositive, grazie ai dispenser igienizzanti posti in più punti della Casa.

La Casa dei Tre Oci è un progetto culturale della Fondazione di Venezia e dal 2012 propone grandi mostre fotografiche internazionali. Grazie all’impegno della Fondazione e al supporto organizzativo di Civita Tre Venezie, la Casa, al cui interno sono conservati il Fondo Fotografico De Maria e il Fondo Italo Zannier di proprietà della Fondazione di Venezia, è diventata progressivamente un centro in cui sviluppare e conoscere i linguaggi dell’arte contemporanea. Un Comitato Tecnico composto da rappresentanti della Fondazione e di Civita Tre Venezie, oltre che dal Direttore Artistico, garantisce la qualità della programmazione espositiva e culturale della dimora costruita da Mario De Maria nel 1913.

JACQUES HENRI LARTIGUE
L’invenzione Della Felicità. Fotografie
Casa dei Tre Oci
Fondamenta delle Zitelle, 43, Giudecca, Venezia
11.07.2020 > 10.01.2021

Orari:
dal venerdì alla domenica dalle 11 alle 19

Vaporetto fermata Zitelle
Da Ferrovia – Piazzale Roma linea 2 o 4.1
Da San Marco – San Zaccaria linea 2 o 4.2

Fotografia in alto:

Jacques Henri Lartigue, La Baule, 1979 © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

Submit a Comment