Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | April 24, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Subsonica @ Alcatraz 12/04/2022, Milano – recap

Subsonica @ Alcatraz 12/04/2022, Milano – recap
Salad Days

I Subsonica recuperano, 2 anni dopo, la prima data milanese del tour di ‘Microchip Temporale’.

Sold Out annunciatissimo, Sold Out (thanks God) “pienissimo”, Sold Out (thanks God) confermatissimo nonostante le fantomatiche Covid rules. La storia di questo tour la sapete tutti, piacciano o non piacciano i Subsonica. Una specie di ‘Back To The Future’ in due episodi.
Episodio 1. A 20 anni da ‘Microchip Emozionale’, i Subsonica festeggiano l’album dell’esplosione con ‘Microchip Temporale’, coinvolgendo un bel po’ di nomi (a quel tempo) sulla breccia.
Episodio 2. Sul più bello, col tour alle porte, COVID. Date rinviate ad oltranza, direi 4 volte. And finally we are here. Un premio alla perseveranza dei Subsonica, che non hanno mollato (loro stessi ed i loro fan), e stanno riempiendo i palazzetti come se fosse 2 anni (o 20 anni) fa.
Purtroppo, anche con il COVID, il mondo gira a mille. E quei nomi “(a quel tempo) sulla breccia” ora sono stati sorpassati a destra ed a sinistra, in alto e in basso. Non faccio l’elenco dei “buoni e dei cattivi”, che qui a Salad Days non abbiamo gli avvocati: penso che chi mastichi di musica faccia presto a capire chi 2 anni fa “spaccava” vs chi oggi è una macchietta di se stesso. Detto questo: ne’ il COVID, ne’ la carriera di “quei nomi (a quel tempo) sulla breccia” è colpa loro. Anzi. Onore al merito, ancora una volta: ci hanno creduto, e sono/siamo qui! Quello che mi lascia perplesso? Avete visto ‘Vostro Onore’ con il buon Accorsi? Potrei finire qui. Nonostante gli ottimi, anzi OTTIMISSIMI interpreti, i Subsonica “tradiscono l’originale e mancano di coraggio”. Pensate ad un algoritmo. Pensate all’intelligenza artificiale. Questo è il concerto che avrebbe mia figlia se chiedesse ad Alexa: “mi porti a vedere i 40/50enni che saltano”? Tutto perfetto. Tutto facile. Tutto normale (compreso i volumi, cazzo). Nessuno sgarro. Nessun errore. L’unico “guizzo”? La solita tastiera “mobile” di Boosta. Un po’ poco, tenendo conto che l’originale è Liam Howlett. Il momento che mi porto a casa? ‘Aspettando Il Sole’ cantata con Ensi, piuttosto che l’ospitata di Willie Peyote. Subsonica bravi come selecter, yes. Ma non è roba loro. Samuel, più di una volta, corteggia i 40/50enni di cui sopra con i complimenti del caso: “…ma vi siete allenati con dei rave…” piuttosto che “…bravi, si vede che siete dei clubbers…”: roba che tutti noi vogliamo sentirci, roba che tutti noi AMIAMO sentirci dire. Ma è proprio qui che la sensazione de “i Subsonica tradiscono l’originale e mancano di coraggio” mi prende, e mi ammazza: qualche giorno prima a vedere Sven Vath ai Magazzini di 40/50enni c’eravamo solo io ed il mio compare, pochi cazzi! E, diciamolo pure, LOUD AND PROUD: buona parte del sold out di cui sopra non sa neanche chi sia Sven Vath. Insomma, un concerto illuminante. Ho capito perché ai miei figli piace la trap. C’è qualcosa di sbagliato nella trap. E un giovane, alla ricerca del nuovo, del diverso, VUOLE qualcosa di sbagliato.
(fmazza1972)

Submit a Comment