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Salad Days Magazine | April 18, 2024

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The Whorehouse Massacre ‘Altar Of The Goat Skull/IV’

The Whorehouse Massacre ‘Altar Of The Goat Skull/IV’
Salad Days

Review Overview

8.5
8.5
8.5

Rating

THE WHOREHOUSE MASSACRE
‘Altar Of The Goat Skull/IV’-CD
(Tracending Obscurity)
8.5/10


Una lunga, sfiancante, melmosa, orripilante e agghiacciante litania. Ecco cosa sono i The Whorehouse Massacre, (nome che prende ispirazione dalle gesta di Robert William Pickton, che amava massacrare prostitute per poi seppellirle nella sua fattoria per maiali in Canada. Nome poi che si è dato anche uno dei due componenti della band), un duo formato da psicopatici malati e dediti ad un funereo sludge doom drone che fa impallidire pure i Weedeater in quanto a pesantezza e malessere. Sì, malessere: quel malessere che ti prende quando la ragazza che ti piace ti ha rifiutato e ora sta con un altro, il malessere quotidiano di stare a contatto con la razza umana, il malessere di vivere. Ecco, questi sono i The Whorehouse Massacre. Funerei, glaciali, impestati dello schifo che ogni giorno ci piove addosso. Non c’è redenzione in questo suono, solo una lenta e lucida agonia, uno spegnersi lento ed ineluttabile, fino a quando l’oscurità non ci inghiottirà ed avremo messo fine alle nostre sofferenze (forse). Riffing di chitarra incrostati di marciume, sporcati dal drone in una sequenza di paranoia e distruzione, che vi introdurranno in un vortice di depressione. Voce gutturale, profonda, maligna, che vi ossessionerà in un viaggio verso l’inconscio più nero che alberga in ogni essere umano. La produzione è oscura, fangosa, crea un’atmosfera nefasta, come il ritrovarsi da soli con l’acqua fino alla cintola in una palude fetida, al buio, mentre mille occhi gialli vi scrutano. Questo cd è l’unione dei due Ep ‘Altar Of The Goat Skull’ e ‘IV’, e vi assicuro che una volta ascoltato, vi prenderà davvero male.
(Marco Pasini)

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