Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | April 25, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Yelawolf ‘Hotel’

Yelawolf ‘Hotel’
Salad Days

Review Overview

7.5
7.5
7.5

Rating

YELAWOLF
‘Hotel’-Digital
(Slumerican)
7.5/10


Michael Wayne Atha, meglio conosciuto con il nome di Yelawolf, è un artista controverso del panorama rap americano: scoperto nel 2005 da un talent show condotto da Misst Elliot, ha pubblicato il suo album d’esordio ‘Creek Water’ nel 2005 per poi produrre diverso materiale per numerose etichette fino al 2011, anno in cui Eminem lo assolda tra le fila della Shady Records. Qualche settimana fa, in occasione del lancio del nuovo sito web di Slumerican, la label indipendente fondata nel 2012 dallo stesso Yelawolf, viene rilasciato ‘Hotel’, un EP di 7 pezzi realizzato con la collaborazione di Bubba Sparxxx e che anticipa il full lenght di prossima uscita ‘Trial By Fire’. Il disco è articolato per dare un’idea di tutto ciò che Yelawolf è stato, è e sarà nel futuro: i brani sono infatti un mix di rap, soul, blues e country, un tratto distintivo di tutta la sua discografia e che rispecchia le radici dell’artista, originario dell’Alabama. Il lavoro si apre quindi con ‘Supersonic Alley Cat’ che vuole quasi essere un intro strumentale che, però, nell’ultimo minuto sfuria, propinandoci una “supersonica” raffica di parole. ‘You Should Have Known’ e ‘Renegades’ sono due piccole gemme: se il primo si caratterizza per una linea di basso minimale, che consente al rapper di sfoggiare tutta la sua bravura utilizzando un flow preciso e sostenuto, il secondo potrebbe essere la versione moderna di una ballata folk, triste e solitaria, che trova però modo di esorcizzare la rabbia, di farla uscire, proprio grazie al rapping. ‘Someday’ è forse uno dei migliori pezzi di YELA: qualche riff di chitarra, un pianoforte ossessivo, un campione basso e rimbombante e un incipt sostenuto da una voce soul lasciano poi spazio ad un songwriting aggressivo e potente, nel quale il rapper rinuncia ai suoi sussurri per dimostrarci come, in realtà, sia un vero e proprio carrarmato da combattimento. Il pezzo, tra le altre cose, ricorda per brutalità e precisione i primi pezzi della carriera del mentore di YELA, Eminem. Le atmosfere tornano ad essere più pop con ‘In love Tonight’ e ‘Good Love’, forse i pezzi più commerciali dell’EP. L’unico featuring è, come dicevamo, quello con Bubba Sparxxx in ‘Be Yourself’ che vuole in qualche modo ufficializzare il sodalizio tra i due artisti, sancito dal fatto che Sparxxx ha firmato un contratto proprio con Slumerican. ‘Hotel’ in realtà è un acronimo per House Of The Endless Life, forse un riferimento ad una rinascita, ad un nuovo ciclo, ad una nuova fase della carriera dell’artista. Staremo a vedere.
(Serena Mazzini)

Submit a Comment