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Salad Days Magazine | March 29, 2024

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ZHEROS ‘ZOMBI DANCE’

ZHEROS ‘ZOMBI DANCE’
Salad Days

Review Overview

9
9
9

Rating

ZHEROS
‘Zombi Dance’-LP
(Self-Released)
9/10


Uno dei momenti più bassi del mio rapporto con la “scena” (soprattutto con quelli nati con l’8 davanti… io che ho il 7 sulla mia carta di identità) l’ho avuto in occasione della seconda calata italica (post Danzig) del marchio “Misfits”. Per intenderci, la formazione con Dez Cadena e Marky Ramone. Concerto a Zingonia, sala pienissima, DELIRO. Ciliegina sulla torta? Dez Cadena che aveva cantato qualche (“suo”) pezzo dei Black Flag. Bene, ai “punk” di cui sopra, alla “polizia punk” come direbbe qualcuno, non era piaciuta per niente “l’hardcorizzazione” del sound Misfits. Avevo sentito dire – ed avevo dovuto contare fino a mille per non procurarmi una mazza da baseball e cominciare un sano ‘Beat on the Brat’ – che era molto meglio Graves. Capito bene? Graves meglio di Cadena! Avevano suonato alla velocità del suono i loro classici. Stesso effetto, stessa botta “fast as fuck” che una persona tipo “uno di noi” DOVREBBE AVERE quando ascolta ‘It’s Alive’ rispetto ai primi tre Ramones, quelli in studio. Tante pippe sulla tecnica di Marky. Sulla voce di Cadena. Sull’opportunità o meno di mantenere QUEL nome. FUCK YOU ALL. Avrete capito che per me (ma scommetto su molti con il 7 davanti) “l’hardcorizzazione” di un sound, “l’accelerazione” di un modo, è un valore… soprattutto se la formula iniziale è trita e ritrita. E che cazzo centra tutto questo con gli Zheros? Negli Zheros suona la batteria Luca Iacono. Bene. Per chi non lo sapesse Luca Iacono è il responsabile della (relativa) “hardcorizzazione” del suono dei Crummy Stuff (quelli della reunion). Non li ho ancora visti in questa nuova veste, ma mi dicono dalla regia che i loro concerti, oggi, sono veloci come ‘It’s Alive’ rispetto ai primi tre in studio. Nel mio mondo questo basterebbe per l’acquisto a scatola chiusa di ‘Zombi Dance’. Ma c’è di più. E faccio veloce, come i Misfits di Dez Cadena e Marky Ramone. Per chi non lo sapesse, gli Zheros sono la continuazione, o potrei dire la reincarnazione nel nuovo millennio, dei Reality. E io, che sono un mega snob, quando mi chiedono il nome di un gruppo degli anni’90 della Milano Hardcore, non dico Sottopressione. Non dico De Crew. Dico Reality. Un sette, ‘…Loser?’ che spazza via tutto. La voce (e la presenza sul palco) di Corrado. Indimenticabili. Ma c’è di più. Una cosa che mi piace molto, nella nuovissima (vedi Tenia) ma anche nel vecchia (vedi Incudine, ed ora Zheros) maniera di intendere l’hc made in MI, è questa atmosfera particolarmente cupa, pesante proprio come Milano. Orgogliosamente difficile. Grigia. Guardatevi le foto di Luca ai vari Incudine, Toxic Youth, e capirete al volo cosa sto dicendo. E se gli Incudine viaggiano “lenti” come i Cro Mags, gli Zheros (ancora una volta) “sono nati per essere veloci”. Ma c’è di più. La copertina è una preziosa opera di Dario Maggiore/Dr. Pepper. Penso che per chi mastichi di hardcore-punk il riferimento sia abbastanza chiaro. ‘Live Slayer’ degli Undead, copertina/caricatura di Gina Minichino. Gli Undead, la creatura di Bobby Steele (ex Misfits). Per molti gli Undead sono un gruppo “proto” hardcore NY. I Misfits “hardcorizzati”. Il cerchio si chiude. Non vi bastano tutti questi “ma c’è di più”? E allora andate a vedervi i Rancid.
(franz1972)

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