Aboleth ‘Benthos’
Review Overview
8
8ABOLETH
‘Benthos’-CD
(WURMgroup)
8/10
La rivelazione di questa prima parte di 2018 potrebbe rispondere al nome di Aboleth con il debut album ‘Benthos’: questo power trio nativo di Los Angeles mette in chiaro nell’arco di dieci brani come possano essere ancora attuali certe sonorità metal infarcite di blues elettrico. La line-up non ha punti deboli anzi, a partire dalla voce già be rodata dell’appena ventunenne Brigitte Roka che svetta nei brani prettamente blues come ‘Shark Town Blues’ ma soprattutto negli episodi più tirati come in ‘Vinny Gets Arrested’ o ‘Wovenloaf’ dove sembra che la sua ugola sia stata trattata a whiskey e sigarette per buona parte della sua giovane vita. Il motore della band è però il songwriter Collyn McCoy che si cimenta nell’uso di tale Baguitar, sorta di ibrido tra chitarra e basso che riesce perfettamente nel suo intento di ricreare un suono fangoso e corposo nei brani più concitati. Conclude la line-up una performance mostruosa del polistrumentista tedesco Marco Minnemann (Steven Wilson, Joe Satriani, Necrophagist) alla batteria, chiamato come session man per le registrazioni dell’album, che definisce e riempi ogni spazio con una prova davvero “tentacolare”. ‘Benthos’ merita davvero di essere ascoltato più e più volte perché riesce ad abbracciare più generi (metal, hard rock, blues, proto-grunge, accenni di sound desertico) senza punti deboli.
(Davide Perletti)
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