SCOWL
‘Are We All Angels’-LP
(Dead Oceans)
6/10

Avevamo lasciato gli Scowl con ‘Psychic Dance Routine’, recensito da queste parti come un album “hardcore a metà”… un “7” che era la media tra un paio di pezzoni come ‘Wired’ o ‘Sold Out’ da una parte… e la title track, polpettone anni’90 tipo Hole, dall’altra. Con ‘Are We All Angels’ il viraggio “anni’90” si fa completo. Il giochino della media non regge più … il rischio di stroncare il tutto scrivendo qualcosa di troppo personale è reale (per chi non l’avesse capito… l’alternative/grunge anni’90… il DOPO Nirvana… mi fa caxare…). Devo contare fino a 100… e “salvare il soldato Scowl”. Quindi. Cosa apprezzo di questo disco? La grafica. Julia Fletcher e Nick Scott fanno un lavoro SPLENDIDO. Una copertina che se gli Scowl con ‘sto disco sfondano diventa iconica. Ripeto. ICONICA. I suoni. Will Yip e compagnia mi fanno tornare a QUELLE ATMOSFERE rock/indie. A QUELLE MELODIE pop/gaze. Alla mia cameretta, con il poster dei Nirvana… L’etichetta. Prima Flatspot, tipicamente hardcore. Ora Dead Oceans, situazione fluida, open minded. Un paio di pezzi… dai, un paio di pezzi trovali! ‘B.A.B.E.’ e ‘Not Hell, Not Heaven’. La maglietta degli Skin Deep con cui uno di loro si è presentato al late show… la maglietta di ‘Football Violence’! Per dire che hanno classe… e se questi dettagli sono di esempio per i regaz, io lo DEVO scrivere. Kat Moss. PUNTO. Anzi. Kat Moss. Bellissima. Bravissima. STILOSISSIMA. Tanto da farmi scordare debolezze (… e apprezzate il mio politically correct) come ‘Suffer The Fool (How Are You?)’. Qualcuno, come scrivevo per ‘Psychic Dance Routine’, potrebbe pensare che questa sia una recensione di un vecchio… not at all, bro. I Turnstile con ‘Glow On’ guardavano AVANTI… c’erano suggestioni elettroniche… mi azzardo a dire “BLACK” (non inteso come metal… da leggere come colore delle pelle). Gli Scowl con ‘Are We All Angels’ aggiustano il loro focus sul passato… su un mondo MOLTO bianco… i college… i Weezer… “PULITINI”. Ed io sono “team black”. Ed io NON sono “team pulitini”.
(franz1972)