NO FRONTIERS
‘Moving Forward’-CD
(This Is Core/Red Music)
5.5/10

Solo guardando la copertina si sente forte il profumo degli anni’90, con quei font così old-school e una grafica che sembra uscita da qualche musicassetta di quel periodo. Ed effettivamente i milanesi No Frontiers quell’epoca l’hanno vissuta sulla propria pelle, attivi dal 2000 e con diverse autoproduzioni da annoverare nel proprio curriculum. Una cosa però mi ha lasciato alquanto dubbioso, ossia il termine punk-rock, che viene usato spesso e volentieri nella loro bio di presentazione. Ecco, se penso al punk italiano di quegli anni, la mia mente vola tra Derozer, Punkreas, Pornoriviste e simili, con quel modo diretto di porsi. Loro invece credo siano tutt’altro, ossia una band partita con l’intento di trovarsi un posto al sole in quella scena ma che ben presto si è trovata in maniera del tutto naturale a fare altro. Ecco, se dovessi citare qualche nome come paragone direi Suneatshours e Succo Marcio, ossia progetti che tendevano al punk ma che poi in realtà hanno dato il meglio di sé in altri contesti. Nel caso dei No Frontiers credo che la parola alternative rock si sposi alla perfezione, visto che la band meneghina alterna ballad e brani lenti ad altri dove l’hardcore melodico e una spruzzata di musica heavy alle chitarre sono alla base. ‘Moving Forward’ è un lavoro onesto negli intenti, che ci mostra da una parte il meglio (le fasi più tirate del disco sono quelle più valide) e dall’altra parte il peggio (il brano in italiano su tutto) senza alcun timore. Come spesso accade quando si parla di band così datate la miglior soluzione è testarle dal vivo, dove siamo sicuri, avranno sicuramente una marcia in più rispetto alle performance in studio.
(Arturo Lopez)