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Salad Days Magazine | April 28, 2024

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Amenra ‘Mass VI’

Amenra ‘Mass VI’
Salad Days

Review Overview

7.5
7.5
7.5

Rating

AMENRA
‘Mass VI’-CD
(Neurot Recordings)
7.5/10


Spaventosi ammassi di suoni gotici: cominciava così la saga degli AMENRA, con ‘Mass I’, nel 2003.Siamo al sesto capitolo, prodotto dalla Neurot Recordings, e quella che era la personale discesa all’Inferno della band belga, si è trasformata negli anni nella cristallizzazione di un perfetto equilibrio tra pieno e vuoto. ‘Mass VI’ non cambia di certo l’estetica della Church Of Ra, ne sottolinea piuttosto, la capacità di far coesistere la tormentata oscurità con la bellezza della luce, il tutto attraverso un tuono che rimbomba nelle orecchie. Il disco si apre con ‘Children Of The Eye’, un brano di quasi dieci minuti che evoca atmosfere claustrofobiche con ritmiche ossessive ed il canto agonizzante di Colin H. van Eeckhout. Segue ‘Edelkroone’, un’intermezzo di sole parole, per poi continuare con ‘Plus Près De Toi’, dove torna a rimbombare il solito grido di dolore. E poi di nuovo parole, solo parole. I riff marziali degli AMENRA vengono interrotti da un brano piuttosto unico nel loro repertorio: ‘A Solitary Reign’ è esattamente quello spiraglio di luce che si insinua tra gli incubi più bui. A reggere l’intero brano è un arpeggio di chitarra, così chiaro e pulito da richiamare ancor di più l’attenzione sulla dinamica della dualità. Il disco si chiude con ‘Diaken’, un climax dal sound cupo e tragico, quasi come fosse l’esalazione dell’ultimo respiro. ‘Mass VI’ conclude con il solito canto proteso verso abissi infernali, una sessione ritmica dilaniata da accelerazioni improvvise ed eteree parentesi strumentali e vocali. ‘Mass VI’ è l’emblema della compenetrazione tra bianco e nero, luce ed ombra. Figure angeliche che si mescolano ai mostri del subconscio.
(Valentina Vagnoni)

Amenra 2017 - © Stefaan Temmerman

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