Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | May 9, 2024

Scroll to top

Top

News

Benny The Butcher teams up with United Grind to release ‘M.A.M.N.’

May 2, 2020 |

‘M.A.M.N.’ is a celebration of camaraderie from Ohio’s burgeoning United Grind Collective, whose talents are fully demonstrated on this high-energy track.
Read More

Limited 7″(45 RPM) Vinyl: Jenora Rok – ‘Soupkitchen’ #culturepower45

May 2, 2020 |

Present Day, western hemisphere, 24 degrees above the horizon. Already on the verge and approaching the tilt, Human Error in its splendor is on the rise. Jenora Rok. Defined by candor.
Read More

DRAB MAJESTY RELEASES OTHERWORLDLY COVER OF ‘NO RAIN’

May 1, 2020 |

Their take on the 1992 hit single is streaming to coincide with Bandcamp’s No Fees initiative now.
Read More

SUNSET RADIO: GUARDA IL NUOVO VIDEO TRATTO DAL SINGOLO ‘STRANGERS’

April 30, 2020 |

IL NUOVO EP ‘SEASONS’ FUORI IL 15 SETTEMBRE.
Read More

Born Unique ‘Holiday Hyena’ produced by godBlessbeatz

April 30, 2020 |

Born Unique and godBlessbeatz team up to bring the world their latest contributions.
Read More

Hank Von Hell – il secondo album solista dell’ex frontman dei Turbonegro

April 29, 2020 |

L’eccentrico cantante norvegese ed ex frontman dei Turbonegro pubblicherà quest’anno il seguito di ‘Egomania’ pubblicato nel 2018.
Read More

RUN THE JEWELS CONDIVIDONO IL VIDEO PER “OOH LA LA” COME ANTICIPAZIONE DI ‘RTJ4′

April 28, 2020 |

I Run The Jewels condividono il video per il nuovo singolo ‘Ooh LA LA’ (feat. Greg Nice & DJ Premier), il primo dal nuovo album ‘RTJ4′.
Read More

Urlo / The Mon – Ufomammut – interview

April 27, 2020 |

La pausa di Ufomammut permette ad Urlo, cantante, bassista e synth player della band, di tornare a concentrarsi sul suo progetto solista The Mon.

In questa intervista ci racconta la nascita e lo sviluppo di questo altro capitolo della sua vita, in cui vediamo un lato più intimista ed introspettivo. A seguito in anteprima un video live del singolo ‘The Manure Of Our Remains’.

SD: Il tuo primo disco con il progetto solista The Mon esce nel 2018. Quando è nata l’esigenza di suonare da solo?
U: Tanti anni fa, in verità. Dopo l’uscita di ‘Idolum’ ho cominciato a lavorare ad un progetto chiamato Farwest Zombee che col tempo si è evoluto coinvolgendo altri artisti, ma non è mai andato in porto. Quindi ho deciso di fare qualcosa che fosse solo mio e alla fine del 2016 ho iniziato a buttar giù qualche idea. Poco alla volta è nato Doppelleben.

SD: Quando hai iniziato a suonare il synth? Che tipo di sintetizzatore/i usi?
U: Da quando Poia ed io abbiamo cominciato a lavorare alle prime idee di pezzi che poi sarebbero diventati i primi brani di Ufomammut, nell’ormai lontano ’98. Avevamo un Korg MS20 che mi aveva regalato un amico di un mio Zio. Nel tempo ho iniziato ad appassionarmi al suono dei synth e ho un po’ di cose carine, dei Moog, dei Korg, dei Waldorf… ma non disdegno anche i synth
virtuali.

SD: Cosa significa The Mon?
U: Beh, per prima cosa è un suono… demone. Inoltre i “mon” sono gli emblemi giapponesi che identificano un individuo (o una famiglia). Stemmi, in pratica. E il design del nome che c’è sulla copertina di ‘Doppelleben’ ha la funzione di “stemma” per distinguere un semplice nome e dargli un valore unico.

0-11

SD: Di cosa parla ‘The Manure Of Our Remains’?
U: Parla dell’uomo, dello scorrere del tempo e della nostra fragilità. Siamo già spariti, come le nubi in cielo, il respiro su un vetro e come le stelle già morte di cui vediamo ancora la luce. E combattiamo per cause stupide che non fanno altro che cancellare ciò che resta di noi.

SD: C’è un filo conduttore che ispira la tua musica o sono ispirazioni che cambiano e si evolvono di volta in volta?
U: Compongo musica principalmente quando sono di cattivo umore. Quando sento dentro di me la necessità di sfogarmi. Sono una persona abbastanza chiusa e la musica è sempre stato il mio modo di esprimermi e liberare il mio spirito e parlare con gli altri. Non c’è un’ispirazione sola per The Mon, sono storie, momenti.

SD: Come definiresti il sound di The Mon?
U: Non saprei. Non amo le definizioni, è semplicemente quello che faccio, il suono che mi rappresenta, il modo in cui so creare musica ma non saprei davvero definirlo.

SD: Quando senti dare un’etichetta al genere di musica che fai ti capita di sentirlo riduttivo o semplicemente obsoleto? A volte definire un genere può diventare fuorviante.
U: Come dicevo sopra, non mi piace etichettare nulla. I generi sono definizioni sfuggenti che lasciano il tempo che trovano. Mode che cambieranno. C’è stato un momento in cui tutto era stoner, poi drone, quindi doom e presto diventerà altro. Credo che la musica sia semplicemente musica, suonata in modi differenti, con intenzioni diverse, ma con l’intento di toccarci l’anima.

SD: Il video che hai girato e montato sembra quasi un rimando allo Yin e lo Yang, Sbaglio?
U: Lo Yin e lo Yang sono due opposti… non ho pensato a quello mentre lavoravo al video. Ci può stare, certamente. L’idea era quella di cogliere il fluire del tempo, c’è un’istante in ogni ripresa in cui le due metà dello schermo si uniscono e diventano una forma unica, un’immagine sola. E’ un istante, come la nostra esistenza all’interno del passato e del futuro. E’ il presente, che dura un attimo e viene perduto nell’incessante fluire del tempo.

SD: Avere una band ed un progetto solista equivale un pò ai due (o più di due) aspetti del proprio essere che si intersecano, questo è il motivo per cui chiedevo dello yin e dello yang. Ti riconosci di più in una delle due forme o ti appartengono entrambe allo stesso modo?
U: Credo che suonare sia semplicemente suonare. Ho sempre fatto tutto quello che ho voluto, senza mai seguire regole, cercando sempre il massimo della libertà nella fase compositiva. Ho sempre voluto essere me stesso, che fosse Ufomammut o The Mon. Sono sempre io, o almeno una parte di me.

SD: Secondo te è difficile unire la naturalezza dello sperimentare la propria “esigenza” musicale con il business della musica?
U: Sicuramente. La musica diventa sempre di più puro business, divorando il lato artistico della cosa. Negli anni ho visto cambiare tante cose, nascere realtà pronte a divorare altre realtà pur di far soldi, la musica a volte non conta più. Certamente è sempre stato così, i discografici hanno sempre investito per vendere i dischi. Ma oggi è tutto effimero e dura un istante, per poi sparire ed essere sostituito da qualcosa che può funzionare meglio. Consumismo musicale… ho sempre avuto la fortuna di trovare etichette come la Neurot, oppure di produrre con Malleus (e quindi Supernatural Cat) le cose che ho fatto con Ufomammut e con The Mon. E non sempre è andata bene…

SD: La simbologia, sia negli Ufomammut, ma anche in questo progetto sembra essere un’impronta estetica di grande rilievo. Prende spunto da qualcosa?
U: Mi è sempre piaciuto giocare con la simbologia, interpretare le forme per dar loro nuovi significati. Mi piace l’idea che ognuno possa vedere quello che vuole nelle forme che risultano dalle grafiche delle copertine, dei video, di quello che gira attorno a ciò che faccio. Spesso sono immagini e simboli religiosi, ma sono svuotati dal loro significato comune, assumono una nuova identità nelle mie mani e nella mia testa.

SD: Come si sviluppa il tuo percorso creativo? Nascono prima i testi o le musiche?
U: Nascono sempre prima le musiche. Poco alla volta aggiungo strati fino ad arrivare alla forma finale in cui le parole diventano come il formaggio su una teglia di lasagne… ahaha

SD: Quando uscirà il nuovo album di The Mon?
U: Spero dopo l’estate.

SD: Dove è stato registrato?
U: Nel mio studietto casalingo piccolo piccolo che ho chiamato The Howl, in onore ad Allen Ginsberg e al mio soprannome.

SD: Oltre a The Mon ci sono altri progetti in corso?
U: Musicalmente no. Anche perché in questo momento è difficile anche solo portare avanti The Mon.

SD: Cosa consiglieresti di ascoltare in questo periodo?
U: In questi giorni sto postando un po’ degli ascolti che faccio su Spotify, per sentirmi un po’ più vicino alle persone con cui condivido da sempre la mia musica e passioni. Comunque, tra gli ascolti di questo periodo metterei Abul Mogard, Leeched, Trent Reznor, Pinkish Black, Andreas Scholl, MMMD, Jaye Jayle, Etta James, Bohren, Icebreaker and JB Cole, Whores, Pure Mary… niente Trap, mi spiace…

facebook.com/urlothemon
@MonUrlo
@urlo_the_mon
themon.supernaturalcat.com
themon.bandcamp.com
facebook.com/AmpireStudio

(Txt Valentina Vagnoni x Salad Days Mag – All Rights Reserved)

The Offspring – ‘Here Kitty Kitty’

April 27, 2020 |

This song, ‘Here Kitty Kitty’, was originally by the Clinton Johnson band, and *not* by anyone in that recent documentary The Offspring all got caught up in.
Read More

Austrian Hip Hop producer Flip announces new instrumental LP ‘Experiences’

April 27, 2020 |

Flip shares first two tracks from his upcoming Instrumental album ‘Experiences’.
Read More

Our Darkest Days announce vinyl release of 2016 debut album, ‘A Common Agony’

April 26, 2020 |

Quebec City veteran skatepunk unit Our Darkest Days has announced the first ever vinyl release of their 2016 debut album, ‘A Common Agony’.
Read More

DJ Premier on production of the new Jamo Gang single ‘The 1st Time’ feat. Slug from Atmosphere

April 23, 2020 |

Ras Kass, El Gant & J57 aka Jamo Gang ‘The 1st Time’ feat. Slug of Atmosphere produced by DJ Premier.
Read More

2nd Generation WU collaborates with Method Man in Space for ‘New Generation Remix’ official video

April 22, 2020 |

Continues the expansion of the WU-Tang Clan Legacy with the launch of GFTD.
Read More

Bay Fest rinviato al 2021 il più importante festival punk-rock della penisola

April 22, 2020 |

A seguito degli eventi legati al Covid-19, HUB Music Factory & LP Rock Events annuncia il rinvio ad Agosto 2021 del Bay Fest, il più importante festival punk-rock della penisola in programma a Rimini:
Read More