CONTENTION
‘Artillery From Heaven’-LP
(DAZE)
8/10

Mi sono esclusivamente affidato all’ascolto dell’album ‘Artillery From Heaven’, senza tener conto del press kit per questa review dei Contention, perché il solo ascolto mi è bastato per quello che devo scrivere. Per me il primo approccio con l’hardcore metal è stato ascoltare, nei primi anni’90, ‘Those Who Fear Tomorrow’ degli Integrity, ed è stato come venir frustato per aver commesso un peccato mortale, sensazione dovuta alla mia mancanza di lungimiranza, alla mia costruzione di paletti, di confini: mai più, mai più. Qui la deriva è molto più Arkangeliana (quel senso di furore apocalittico ti percorre lungo la schiena lasciandoti un formicolio straniante) e a volte ti sfiorano i Caliban (quelli di ‘Shadow Hearts’…), soprattutto nei prorompenti riffs che si alternano nei cambi improvvisi dei brani, ma per il resto i Contention ci mettono del loro come in ‘Chasm’ che, benchè perfetta nei clichè del genere, vive di spirito proprio nella costruzione della linea ritmica e degli incastri vocali, due minuti a rasentare la perfezione. ‘Artillery From Heaven’ ha anche dalla sua parte la breve durata dei brani, questo aiuta tantissimo nell’ascolto; i brani sono molto convincenti e studiati, sia nelle loro parti cadenzate, sia negli assalti veloci e ferali punteggiati sempre dalla voce di Cosmo, vero e proprio punto di riferimento nella dolente via di ‘Artillery From Heaven’. Se sei alla ricerca di un devastante album di hardcore metal questo dei Contention può solo trovare spunti e note positive, nuove angolature e, magari, diventare esempio per qualche altra band che voglia intraprendere questo genere. Lasciàti alle spalle i dovuti paragoni, un grandissimo album. L’album si chiude (inserita nell’ultima traccia ‘Nuclear Peace ft. Domain’) con questa citazione: “What did you say to me… vai affanculo all of you” (che non sono riuscito a capire da quale fim è tratta…)
(Giuseppe Picciotto)

Photo Credit: Chelsea Gryn