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Salad Days Magazine | April 30, 2024

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Darkest Hour ‘Godless Prophets & The Migrant Flora’

Darkest Hour ‘Godless Prophets & The Migrant Flora’
Salad Days

Review Overview

8
8
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Rating

DARKEST HOUR
‘Godless Prophets & The Migrant Flora’-CD
(Southern Lord)
8/10


Il decimo anniversario di ‘Undoing Ruin’ deve aver smosso qualcosa all’interno dei Darkest Hour perché dopo anni di dischi melodici e “piacioni” (a aggiungo, parere comunque personale, di qualità) ci ritroviamo tra le mani un disco che finalmente riprende le storiche sonorità degli esordi risvegliando antichi amori mai dimenticati. La scelta di affidarsi alla produzione di Kurt Ballou e dei suoi Godcity Studio ha senz’altro portato quella rozzezza di fondo che ben si sposa con la rinnovata verve aggressiva del combo di Washington che abbandona totalmente la melodia dei precedenti lavori in virtù di un ibrido death metal / hardcore dall’impatto frontale e dall’urgenza invidiabile. Insomma, gli aspetti che hanno reso i Darkest Hour tra le band più iconiche e influenti in campo deathcore sono tornate quasi tutte a galla e pur se le atmosfere livide e ferali di ‘So Sedated, So Secure’ o di un ‘Hidden Hands Of A Sadist Nation’ del caso sono ovviamente distanti anni luce, ci troviamo al cospetto di un disco che riprende con cognizione di causa un discorso lasciato in sospeso tanti anni fa. Sarà stato anche il ritorno del chitarrista Kris Norris in una sorta di “tutoraggio” chitarristico (non si tratta infatti di un ritorno in pianta stabile in line-up) ma brani come ‘This Is The Truth’, ‘The Flesh & The Flowers Of Death’ e la conclusiva ‘Beneath It Sleeps’ tornano finalmente a mordere come in passato.
(Davide Perletti)

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