EVERY TIME I DIE
‘From Parts Unknown’-CD
(Epitaph)
9/10

Morirà pure ogni volta, eppure lo spirito degli Every Time I Die è sempre vivo e pieno di energie, anche in questo loro settimo album ‘From Parts Unknown’. Quando nacquero gli ETID, una quindicina di anni fa circa, erano un gruppo “avanti” e “fuori” da schemi o etichette musicali, e adesso lo sono ancora senza essere rimasti bloccati al loro stile iniziale, ma variandolo di quel poco e giusto che li ha sempre mantenuti all’avanguardia senza mai perdere un fan per strada. Questo vuol dire essere una grande band, punto e basta; gente che ha stile, personalità, capacità e mentalità giusta tanto da riuscire a proporre un genere che sfugge a strette catalogazioni per anni senza appassire. Quando iniziarono a diventare famosi c’era chi riferito a loro parlava di post hardcore (a.k.a. “qualcosa di pesante, storto, vario e strillato, ma non saprei esattamente…”), in realtà la loro musica prende vari spunti, dall’hardcore in quanto ad attitudine e dinamismo, dal mathcore in quanto a tecnica e dal southern rock (loro che sono di Buffalo, NY) in quanto a stile. Un mix che già in molti hanno saputo apprezzare e che saprebbero riconoscere al volo, uno stile che negli anni ha virato maggiormente verso le ritmiche ed i riff southern rock, ma senza dimenticare il resto, aggiungendo un po’ di ironia e gusto retro che non guasta. Le dodici tracce di ‘From Parts Unknown’ sono tutte trascinanti, coinvolgenti al massimo, e segnano un ulteriore passo avanti per la band, che riesce a proporre una musica complessa e violenta e farla apparire come la colonna sonora di un party infinito. Da segnalare i due singoli ‘Thirst’ e ‘Decayin’ With The Boys’, usciti accompagnati da due video a dir poco spettacolari.
(Francesco Banci)