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Salad Days Magazine | May 2, 2024

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Hollywood Vampires ‘Hollywood Vampires’

Hollywood Vampires ‘Hollywood Vampires’
Salad Days

Review Overview

6.5
6.5
6.5

Rating

HOLLYWOOD VAMPIRES
‘Hollywood Vampires’-CD
(UMG)
6.5/10


Narrano le leggende di questo gruppo di cantanti ed artisti debosciati che negli anni ’70 si riunivano sotto la bandiera ‘Hollywood Vampires’ presso il noto Rainbow Bar & Grill per dedicarsi a grandi sessioni alcoliche. Nell’anno di grazia 2015 ritroviamo questo gustoso tributo musicale alle memorie dei bei tempi che furono sotto forma di supergruppo capitanato da un nucleo formato da Mister Alice Cooper, l’attore Johnny Depp e Joe Perry raggiunti da una sfilza più o meno infinita di comparsate e partecipazioni a vario titolo (qualche nome sparso: Paul McCartney, Perry Farrell, Dave Grohl, Brian Johnson, Slash, e Marilyn Manson). ‘Hollywood Vampires’ si presenta come una raccolta di cover reinterpretate in modo abbastanza personale più due brani originali composti per l’occasione, ‘My Dead Drunk Friends’ (bollente e rallentato blues rock) e l’iniziale ‘Raise The Dead’, piuttosto divertenti e riusciti. La personalità di Alice Cooper e la sua voce inconfondibile regala quel quid in più di interesse in un progetto che sulla carta ci regalava ben più di qualche perplessità, ma che alla fine della fiera si rivela qualcosa in più di una semplice operazione nostalgia. Per quanto riguarda il capitolo cover spiccano le divertenti riletture di ‘Whole Lotta Love’ che parte con una inaspettata chitarra southern e la voce digrignante di Alice per poi tornare sui consueti binari con l’ingresso del buon Brian Johnson: cover decisamente poco scontata e molto divertente. Tra le riletture riuscite ritroviamo la sboccata ‘I Got A Line’ (Spirit), con le lascive backing vocals di Perry Farrell e il bizzarro medley ‘School’s Out / Another Brick In The Wall pt.2′ che vede ancora collaborare il dinamico duo Alice Cooper/Brian Johnson. Vale la pena menzionare l’intro recitato da Christopher Lee e la copertina a tema che ben descrive questo concept inaspettatamente riuscito e divertente.
(Davide Perletti)

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