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Salad Days Magazine | May 17, 2024

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INTER ARMA ‘NEW HEAVEN’

INTER ARMA ‘NEW HEAVEN’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

INTER ARMA
‘New Heaven’-LP
(Relapse)
8/10


Martellanti e ipnotici, un vortice cosmico di caos primordiale e sludge apocalittico condite da spietate dosi di black/death metal: la band nativa di Richmond (vogliamo parlare della percentuale pro capite di ottimi gruppi metal e non solo provenienti della capitale della Virginia?) torna saldamente in pista con un album che porta in dote tutte le atmosfere sopra citate, dopo la parentesi, comunque gradita, dell’album di cover intitolato ‘Garbers Days Revisited’. ‘New Heaven’ ben si rispecchia nella copertina oscura ed enigmatica, portando l’ascoltatore in un baratro misterioso che ammette solo di rado alcuni spiragli di luce all’opprimente e spietato incedere, vero trademark di casa Inter Arma, che si dipana lungo le otto canzoni proposte in questa nuova fatica. Risulta difficile considerare ‘New Heaven’ estrapolando solo qualche episodio, perché la forza di questo disco, ma dell’intera discografia della band, è quella di riuscire a cucire su misura un’esperienza sonora all’interno di quello che possiamo definire un concept sonoro: prendiamo ad esempio una lacerante ‘Desolation’s Harp’ (dal riffing incessante e crepuscolare) che si tuffa in una coda psichedelica e magmatica nella strumentale ‘Endless Grey’, un trip sonoro oscuro e destabilizzante che la dice lunga sulla cifra stilistica della band. L’aspetto più interessante di ‘New Heaven’ è che i termini “oscuro” e “alienante” vengono tradotti in brani che a prima vista (e ascolto) risultano abbastanza diversi: prendiamo la violenza nichilista di ‘Violet Seizures’ o l’incedere quasi dark e apocalittico di ‘Gardens In The Dark’, due brani dalle strutture e dalle sonorità diametralmente opposte che, quasi miracolosamente, riescono a restituire all’ascoltatore le medesime sensazioni di angoscia e di “orrore cosmico” di Lovecraftiana memoria. Il carico da novanta lo mette poi la conclusiva ‘Forest Service Road Blues’, una blues ballad rurale che ci regala un ultimo sussulto, quasi una carezza rispetto al resto della tracklist, rarefatto e straniante. Un disco eccellente per una band che non smentisce mai la propria statura di gruppo di culto e dalle straordinarie capacità tecniche ed evocative.
(Davide Perletti)

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Photo by Jonah Livingston

Inter Arma, on tour:

June 7 Richmond, VA @ Richmond Music Hall %

July 11 St. Louis, MI @ Off Broadway ^
July 13 Denver, CO @ Gothic Theater ^
July 15 Calgary, AB @ Dickens ^
July 16 Edmonton, AB @ The Starlite Room ^
July 18 Vancouver, WA @ Rickshaw ^
July 19 Seattle, WA @ Substation ^
July 20 Portland, OR @ Star Theater ^
July 23 Sacramento, CA @ Harlows ^
July 24 San Francisco, CA @ Great American Music Hall ^
July 26 Santa Cruz @ The Catalyst Atrium ^
July 27 San Diego, CA @ Brick By Brick ^
July 28 Los Angeles, CA @ Terragram Ballroom ^
July 29 Phoenix, AZ @ Crescent Ballroom ^
July 30 Albuquerque, NM @ Sister Bar ^
August 1 Dallas, TX @ Trees ^
August 2 Austin, TX @ The Parish ^
August 3 Houston, TX @ White Oak Music Hall ^

^ w/ Pallbearer
% w/ Sonja & Triac

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Inter Arma is:
T.J. Childers – Drums, Percussion, guitars, lap steel, piano, noise
Trey Dalton – Guitar, synthesizers, mellotron, vocals
Joel Moore – Bass, synthesizers, tape loops, samples, and noise
Mike Paparo – Vocals
Steven Russell – Guitars

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