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Salad Days Magazine | April 30, 2024

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MARTHE ‘SISTERS OF DARKNESS’

MARTHE ‘SISTERS OF DARKNESS’
Salad Days

Review Overview

9
9
9

Rating

MARTHE
‘Sisters Of Darkness’-LP
(Agipunk)
9/10


Un paio di avvertenze. UNO. Il valore di una recensione oggi, con tutta la musica (e la stampa) liquida a disposizione, mi vien da dire sia meno di zero. Ecco perché mi piace raccontare delle storie, magari anche cercare di provocare i due lettori di turno, e dare voti un po’ a cazzo. Il senso di un mio pezzo dovrebbe essere: “comprare o non comprare?”. DUE. Penso che una “success story” in ambito contenuti metal/hardcore sia Decibel. Se ho comprato ‘Ut’ dei New Trolls (i New Trolls, avete capito bene) lo devo alla crocchia americana. Il segreto del loro successo? “No bullshit”. Integrità. Trasversalità. E qualche consiglio in più del solito ‘Age Of Quarrel’ come l’album che ha cambiato tutto, o dei Ramones e del loro concerto di capodanno, quello di Londra dove è nato il punk. Introduzione doverosa per confermare quanto segue:
1) Il 9 di cui sopra non è “a cazzo”. Per una volta faccio il “giornalista”, ma quello serio.
2) Ho scoperto Marthe tramite la “demo premiere” di Decibel.
E Decibel parlava di progetto “one in a million”. Evidenziava quanto outstanding fosse ‘Sisters Of Darkness’ rispetto alle migliaia di one man band che fanno black/lo-fi/Bathory “da camera” (onestamente ci sto pensando anche io, in alternativa ad un negozio di tatuaggi). Agipunk stampa in 12” trasparente il demo, fino ad oggi disponibile solo in versione (preziosa) cassetta made in the US, Caligari Records. La clamorosa grafica di Mariya Popyk, uno scarno bianco e nero (direi) a china, un tutt’uno logo/valchiria/notte/corvi… ci guadagna. File under: doom. Marthe (o Marzia) ha un passato di militanza crust/stench/d beat/gothic che ha le sue radici nella fine degli anni ’90: pensate ad un gruppo bolognese di quella scena, e lei molto probabilmente c’era. Devo scommettere un dollaro sul “perché Decibel l’ha notata”? Be’. Innanzitutto c’è una ricerca del riffing perfetto che viene da frequentazioni “nordiche”, vedi Mob47 (‘Sisters Of Darkness’ esce in contemporanea con la versione vinilica dei demo degli Anti-Cimex, sarà un caso?). Chiaramente non mi riferisco ai proiettili da 1 minuto e 140bpm tipici del d beat made in Sweden: per chiarezza, qui siamo a una mezz’oretta di musica distribuita su quattro pezzi, con numerosi cambi di tempo ed atmosfere. Cerco di trasmettervi quel gusto “melodico” nei giri di chitarra, e mi riferisco al fatto che il finale di un pezzo come ‘Married To A Grave’ potrebbe durare mezz’ora, e non mi stuferebbe (qualcuno ha detto ‘Dopesmoker”?). In secondo luogo. Questo parallelo con il black metal fatto in cameretta vale più per il metodo, per il processo creativo. Chitarre ronzanti? Ammasso di suoni inascoltabili? Not at all. Tanto che da qualche parte ho letto di ascoltarlo in cuffia, per apprezzarne le sfumature. Detto. Fatto. E se di suoni inascoltabili devo parlare, allora vi dico che ci sono dei momenti di puro caos (vedi la prima accelerazione di ‘Sisters Of
Darkness’) che mi riportano ai Kyuss di ‘Blues For The Red Sun’. Finisco con l’ultima suggestione, per la serie “me lo sono ascoltato in cuffia”: forse sarà un’eresia, ma stiamo parlando di doom, non dei jingle della Barbie. ‘Ave Mysteris’, forse la mia preferita, si regge su queste lente linee vocali che sembrano cantate da Marthe, e da un misterioso uomo che la segue passo a passo. Cosa mi è venuto in mente? ‘Asleep At The Wheel’ dei Suicidal, il pezzo di gran lunga più sottovalutato di Muir e compagnia: i Suicidal che incontrano la psichedelia, e vincono. Ogni volta che ascolto Muir che procede “lento e trascinato” come solo in quella canzone, io godo. Quindi leggo i credits, cerco il misterioso partner lento e trascinato, ma non trovo nessuno che canta con Marthe (se non per il growl di Katrien ex Saturnine, un’altra prime mover in ambito extreme “italiano” al femminile). Scopro che si tratta della sua voce, “effettata”: la cosa più lontana dall’accozzaglia di suoni indistinguibili. Finisco qui, e vi risparmio la parte gabbiani… Scozia… Scatha. Da comprare, subito.
(fmazza1972)

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