Queensryche ‘Condition Human’
Review Overview
8
8QUEENSRYCHE
‘Condition Human’-LP/CD
(Century Media)
8/10
Ahhhh! 30 anni e non sentirli. Passati attraverso gli anni’80 del thrash e del glam, passati attraverso gli anni’90 del grunge prima e del nu metal poi, passati attraverso gli anni’00 del non so che cosa, i Queensryche giungono nel 2015 al traguardo del quatttordicesimo lavoro più in forma che mai. Certo, la line up è cambiata, lo storico frontman Geoff Tate se ne è andato (può però riproporre i pezzi del suo ex gruppo dal vivo, basta che non utilizzi il moniker Queensryche), ma la classe è sempre molto alta. Eh sì, qui parliamo di classe con la “C” maiuscola. Musica per palati fini, musica senza tempo, sospesa nell’aria a deliziarci i padiglioni auricolari. Un concentrato di hard rock, metal, progressive ma anche epicità, voglia di stupire ancora il mondo. E allora lasciatevi deliziare dalla voce calda e potente di Todd La Torre, con una timbrica perfettamente calata nel contesto e che non fa rimpiangere quella del suo predecessore. Una voce in grado di graffiare quando serve, ma anche di essere in grado di essere dolce come il miele. Le trame chitarristiche si lanciano in cavalcate senza sosta, ora con veemenza, ora con soffice leggiadria, trasportandovi in un onirico luogo, dove i sogni diventano realtà. La sezione ritmica invece è robusta e quadrata nell’incedere quasi marziale con il quale spinge i vari pezzi contenuti in quest’album. Tecnicamente siamo su livelli oserei dire eccellenti: l’alchimia che viene fuori da queste songs è praticamente perfetta. Non c’è mai un cedimento ne un’incertezza, tutto è stato costruito nei mini dettagli e poi suonato senza sbavature. La produzione è stata affidata ad una vecchia volpe come Zeuss, che ha saputo imprimere la giusta spinta alle song. L’intreccio di melodia, progressive e metal rende quest’ultima fatica dei Queensryche un grande album, che conferma ancora una volta lo status di leggenda della band di Washington.
(Marco Pasini)
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