THE MANGES ‘BOOK OF HATE FOR GOOD PEOPLE’
Review Overview
8.5
8.5THE MANGES
‘Book Of Hate For Good People’-LP
(Striped Music/Hey Suburbia)
8.5/10
The Manges possono essere considerati il fiore all’occhiello della scena punk rock nazionale e non solo. Attivi da quasi 30 anni, sono riusciti a farsi un nome uscita dopo uscita, non solo qui in Italia ma anche nel mondo, diventando presto uno dei gruppi di punta della scena che per comodità chiameremo ramonescore (termine che odio visto che per me è sempre stato pop punk, ma vabbeh), guadagnandosi la stima e il rispetto dei mostri sacri del genere e di orde di fan sparse nel mondo. ‘Book Of Hate For Good People’ è il sesto album in studio del quartetto e probabilmente è il loro lavoro più completo, di sicuro quello più pop. Non preoccupatevi, il classico sound del gruppo è sempre li, e ci mancherebbe, ma c’è un qualcosa in più. Vuoi la produzione di Andrea o la combo del mix di Andrew Berlin al The Blasting Room con la masterizzazione al Mystery Room Mastering, ma questo disco ha una marcia in più: le venature pop che rendono ancora più anthemici pezzi come ‘Back To Bangkok’, ‘I Shot Cyrus’, ‘High On Stress’ e ‘The Girl With Two Brains’ e la potenza della produzione che aggiunge “ferocia” a pezzi come ‘Too Many Freaks’, ‘ Bad Safari Bad Trip’, ‘The Hate Parade’ e la cover dei Fleshtones ‘I’m Not A Sissy’. Diciamocelo, se siete già fan dei The Manges, non vi serve a niente leggere questa recensione, lo comprerete direttamente a scatola chiusa, anche se vi dico che ci troverete qualche extra treat rispetto al solito. Se invece nel 2022 bazzichi nella scena underground e non hai mai sentito parlare dei The Manges verrai caricato su un razzo e lanciato nello spazio come il primo disco dei Ramones al Punk Rock Raduno. O semplicemente puoi cogliere la palla al balzo e partire da questa nuova uscita, sono sicuro che non te ne pentirai.
(Michael Simeon)
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