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Salad Days Magazine | May 2, 2024

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Embrace Of Disharmony ‘Humananke’

Embrace Of Disharmony ‘Humananke’
Salad Days

Review Overview

7
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EMBRACE OF DISHARMONY
‘Humananke’-CD
(My Kingdom Music Records)
7/10


Ho sempre associato questo tipo di musica a paciosi metallari e metallare vestiti con abiti scuri che nelle calde domeniche d’estate invece di andare in spiaggia ad abbronzarsi come faccio sempre io, si ritrovano in riva ad un lago o nelle vicinanze di una montagna in qualche festival medioevale a bere birra e a mangiare salsiccia, mentre comprano monili e spade di quell’ oscuro tempo che fu. Spinto da queste miei bucoliche considerazioni, mi accingo a recensire questo cd dei romani Embrace Of Disharmony. Musicalmente siamo in territorio progessive avangarde metal, quindi è un tripudio di tastiere, delicate voci femminili, doppia cassa che contribuiscono a creare un’atmosfera eterea, il tutto inzuppato da molteplici riferimenti alla musica classica. La voce della singer Gloria Zanotti è un delicato impasto di melodia e dolcezza, potendo contare su di un’ottima estensione vocale che conferisce alle sue parti un grande pathos. Dall’altro lato abbiamo la voce di Matteo Salvezza (che si occupa anche delle chitarre e dell’orchestra virtuale che accompagna il gruppo) che con il suo timbro aspro sottolinea i passaggi più duri e tirati dei pezzi. Musicalmente siamo su livelli eccelsi, la tecnica che i nostri padroneggiano è di altissima caratura. I brani sono tutti molti lunghi e complicati, strutturati a strati con continui cambi di tempo e di atmosfera, dipengendo ognuno un piccolo mondo a sè che poi ne forma uno più grande nel suo complesso. Le tastiere sono presenti in maniera massiccia ma senza strafare, cosiccome la succitata orchestra virtuale, che arricchisce i brani senza però soffocarli in inutili esercizi di stile che spesso soffocano la proposta musicale di altri gruppi del genere. La sezione ritmica si dimostra fondamentale (e deve essere così: è inutile cimentarsi in questo tipo di suono se chi suona basso e batteria non è in grado di produrre un sub-strato articolato e tecnico) per reggere l’impalcatura di questi pezzi, dimostrandosi varia e sempre ben presente. Questo tipo di metal ha bisogno di ripetuti e costanti ascolti per poter apprezzare tutte le sfumature che lo compongono, quindi bisogna armarsi di pazienza, visto che la prima volta il tutto potrebbe essere indigesto, ma con l’andar del tempo vi accorgerete del meraviglioso viaggio in cui avete fatto imbarcare le vostre orecchie e la vostra mente. Menzione particolare agli ospiti presenti sul disco, che provengono da gruppi come Symphony X, Angra, Eldritch, Orphaned Land. Come a dire che il nostro quartetto non si è fatto mancare proprio nulla!
(Marco Pasini)

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