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Salad Days Magazine | May 5, 2024

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Loners Society ‘King City Sessions’

Loners Society ‘King City Sessions’
Salad Days

Review Overview

6.5
6.5
6.5

Rating

LONERS SOCIETY
‘King City Sessions’
(Autumn + Colour)
6.5/10

I Loners Society arrivano dalla Carolina del sud, precisamente da Charleston. Dichiarano di non voler inventare niente, ma semplicemente suonare rock’n’roll music. E si sente. Già da ‘La Grange’, opener di questo E.P live ‘King City Sessions’ in uscita per Autumn+Colour, i nostri rivelano i connotati principali della loro proposta musicale: quell’ american rock tanto caro a Bruce Springsteen come a Tom Petty e i suoi Heartbreakers, quel “Jersey sound” riportato negli ultimi anni all’attenzione del pubblico più giovane della scena punk rock americana da gruppi come Gaslight Anthem o Sam Alone & the Gravediggers. Le cinque tracce scorrono lievi e contraddistinte da un suono quasi totalmente acustico (voce e chitarra, basso, batteria, all’occasione armonica e pedalsteel). ‘Autumn Breeze’ è l’unico episodio elettrico di questo E.P, caratterizzato da uno di quei ritornelli lunghi tanto cari ai rock’n’roll storytellers americani. Il già accennato forte richiamo a gruppi come Gaslight Anthem diventa nell’ ultimo brano ‘Pinstripes’ sempre più evidente. Questo pezzo sembra quasi un compendio delle melodie strumentali e vocali contenute nell’album ‘The ‘59 Sound’ della band di Brian Fallon e soci: com’è facile che accada quando si suona una musica dalla grande storia discografica, i Loners Society risentono forse in maniera eccessiva delle influenze dirette delle band sopracitate. Pregio dell’album un’ ottima registrazione dal vivo, che restituisce ampiamente i suoni da live set non per questo facendo a meno dei vantaggi tecnici di una buona postproduzione da recording studio: il suono è caldo, corposo, tutti gli strumenti vengono fuori indistintamente, sembra quasi di essere nel club, di fronte alla band, fattore uditivo non da poco nell’ascolto di un disco live. Se l’intento principale era di suonare del buon american rock’n’roll, i Loners Society hanno pienamente colto nel segno. Non guasterebbe però aggiungere nuove idee e cercare di staccarsi dalla strada maestra già tracciata da altri gruppi.
(Diego Pani)

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