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Salad Days Magazine | April 28, 2024

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Shark Emcee interview

Shark Emcee interview
Salad Days

Incontriamo Shark Emcee, giovane rapper di Benevento esploso con ‘Orgoglio Sannita’ (ad oggi quasi centottantamila view su Youtube).

Shark Emcee (all’anagrafe Fabio Fallarino) è oggi in uscita col suo primo EP in solitaria (‘I Was A B.Boy, Please Gimme A Job’), dopo le esperienze con La Trappola e Made In Sann-yo…rivolgiamogli qualche domanda per conoscerlo meglio.

Salad Days: Ciao Shark, benvenuto su Salad Days. Presentati ai nostri lettori e raccontaci i tuoi inizi.
Shark Emcee: Ciao Flavio. Un saluto a tutti i lettori di Salad Days. Il mio nome è Shark Emcee, classe ‘87, e sono un rapper di Benevento. Ho iniziato a fare rap perché affascinato dal freestyle. Alle battles di freestyle a cui assistevo non c’era nessun rappresentante della mia città. Questo ha fatto scattare in me la voglia di cimentarmi prima in questa disciplina e successivamente, partendo dall’improvvisazione, anche nella scrittura di pezzi rap.

SD: Parlaci del tuo e.p., a cominciare dal titolo.
SE: ‘I Was A B.Boy, Please Gimme A Job’ (Branmedia) è il mio EP d’esordio. Sei tracce, di cui cinque prodotte da Andreas Del Grosso e una da Egiuann, in cui ho potuto esprimere liberamente il mio stile “smiley”. Il titolo dell’EP è stato ripreso dallo street artist Last 22 che già in passato aveva realizzato degli stencil con questo slogan; mi ci sono ritrovato in pieno.

SD: Qual è la traccia che ti rappresenta di più?
SE: Mi sento rappresentato in tutte le tracce, naturalmente, ma quella in cui esprimo tutto me stesso è la prima: ‘A Rota’.

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SD: Come è nato l’artwork del disco? Chi lo ha curato?
SE: Come per il titolo, l’artwork dell’EP è frutto della creatività di Last 22 in collaborazione con un altro street artist, Walter Fallarino, entrambi beneventani come me.

SD: Fare musica nel Sannio. A Benevento esiste una scena o un circuito con cui confrontarsi?
SE: Be’, posso dire che insieme a La Trappola e alla Made In Sann-yo abbiamo seminato tanto. Al momento in città nascono nuove leve hip-hop ed è un piacere per me poter constatare che qualcosa sta cambiando. Però è presto per parlare di una vera e propria scena, c’è ancora da lavorare. Nel Sannio non è semplice fare musica, pochi locali che spingono musica live, poco coraggio nel promuovere nuovi gruppi di qualsiasi genere. Ma noi non disperiamo.

SD: Perché è bello vivere a Benevento? Perché è brutto vivere a Benevento?
SE: Vivere a Benevento è bello perchè, con le parole di ‘Orgoglio Sannita’: “c’ sapimm tutti quant a Benevient” ed è quindi più semplice instaurare relazioni sociali. Il lato brutto, oltre ai problemi relativi alla poca possibilità di emergere, è il provincialismo diffuso e un conservatorismo radicato nella mentalità.

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SD: Il disco che ti ha fatto decidere di voler fare hip-hop.
SE: Come ho detto, è stato il freestyle a farmi imboccare la via dell’hip-hop. Mio fratello, però, mi ha abituato sin da piccolo a gruppi come 99 Posse, Bisca, Almamegretta che, nonostante non siano strettamente rap, hanno acceso in me la passione per le rime in dialetto campano.

SD: Utilizzi qualche tecnica di freestyle particolare?
SE: Be’, diciamo di sì. Nel freestyle tiro fuori il mio carattere allegro e ironico. Spesso mi capita di “combattere” contro MC che puntano molto sull’insulto; più mi insultano, meglio riesco a controbattere con il sorriso, sfottendoli e cercando di coinvolgere il pubblico presente.

SD: Dimmi i nomi di tre MC che rappano meglio di te e perché.
SE: Bella domanda. Tre nomi sono troppi pochi. Hahaha. Facciamo che ti rispondo tra qualche anno.

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SD: Il tuo legame col mondo dei writer e della street-art? Hai amici tra i bomber?
SE: Sì, ho diversi amici tra i bomber e sono molto legato al mondo della street art, soprattutto per quanto riguardo il lettering. Tra l’altro mi diverto a disegnare e credo che la street art e i writer siano una parte fondamentale della cultura hip-hop. Penso che il Maleventum Consortium (Fabio Della Ratta aka Biodpi, Carmine Foschino aka Korvo e Domenico Tirino aka Naf-mk, nda) sia particolarmente talentuoso.

SD: Il posto dove ti sei esibito che ricordi con più piacere?
SE: Marzo 2010: palazzo Granaio a Settimo Milanese, ospite della finalissima delle “Tecniche Perfette”. Rappare di fronte a mille b.boys e condividere il palco e il backstage con i maggiori esponenti dell’hip-hop italiano è stata un’esperienza che non dimenticherò mai.

SD: Un saluto ai lettori di Salad Days.
SE: Grazie della vostra attenzione! Se vi ho incuriosito non esitate a cercarmi sul web. One Love!

http://www.facebook.com/pages/Shark-Emcee/106368953357

(Txt by Flavio Ignelzi x Salad Days Mag – All Rights Reserved)

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